Sia dal Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti sia da Forza Italia di Silvio Berlusconi arrivano in queste ore duri attacchi al governo gialloverde, guidato dal premier Giuseppe Conte, in particolare in materia di politica economica, dunque su Pensioni, fisco e lavoro.

Il dibattito si fa sempre più acceso mentre si avvicina la discussione sulla nuova legge di Bilancio per il 2020 e mentre crescono le attese per altre misure che dovrebbero arrivare sia sul fronte previdenziale (come la Quota 41 e la proroga di Opzione donna) sia sul fronte fiscale (come la tanto discussa flat tax).

Tutte misure care alla Lega di Matteo Salvini ma che sostanzialmente vedono d’accordo anche il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio. Nel frattempo, sul fronte dell’occupazione, si attendono le offerte di lavoro che dovrebbero arrivare ai beneficiari del reddito di cittadinanza.

Pensioni, fisco, lavoro: Pd e FI all’attacco dell’esecutivo M5s - Lega

Intanto, per il leader del Pd la Quota 100, che consente ai lavoratori l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi, “è una pugnalata alla spella alle generazioni future”.

Per il deputato e responsabile economico di Forza Italia, Renato Brunetta, le pensioni anticipate con Quota 100, così come il reddito di cittadinanza, rappresentano “assistenzialismo puro”.

Seppur inferiori rispetto a quelle inizialmente previste, sono già più di 150.000 le domande pervenute all’Inps, secondo i dati contenuti nella relazione annuale del presidente Pasquale Tridico illustrati nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati.

Tridico sostiene inoltre che starebbe funzionando il piano secondo cui, a ogni pensione anticipata, con la nuova Quota 100 corrisponderebbe un posto di lavoro, così almeno starebbe avvenendo nella Pubblica amministrazione e a quanto pare anche nel settore privato, ma sul punto si attendono ancora i dati ufficiali.

Brunetta: ‘Quota 100 e reddito di cittadinanza assistenzialismo puro’

“Il governo ha completamente sbagliato politica economica, destinando le poche risorse a disposizione – ha aggiunto l'ex Ministro della PA - non al taglio delle tasse o agli investimenti produttivi ma all'assistenzialismo nudo e crudo, che ha preso forma – secondo l’ex ministro della Pubblica amministrazione - nelle due misure bandiera della Quota 100 e del reddito di cittadinanza”.

Due provvedimenti che il responsabile economico degli azzurri boccia senza mezzi termini, “non solo non hanno prodotto un euro in più di crescita – ha detto Brunetta - ma hanno addirittura mandato l'economia in recessione nel giro di pochi mesi".