Pubblicato il bando del Ministero per i Beni e le Attività culturali che consentirà ben 1052 assunzioni tramite un concorso in uscita. Tra quest'anno e il 2020, ricordiamo, il Mibac ha previsto il reclutamento di 5400 dipendenti; intanto il 9 agosto sono state già divulgate, sulla gazzetta ufficiale, le norme per selezionare le prime 1.052 risorse. Come ha affermato il Ministro Alberto Bonisoli, infatti, per affrontare la carenza di personale dovuta all'assenza di turn over degli ultimi anni, sarà attuato un piano di assunzioni che porterà a bandire dei concorsi per assistenti, funzionari amministrativi, vigilanti.

Le regioni in cui sono richieste più risorse sono: la Campania con 200 posti, il Lazio che ne offre 198, la Toscana 155 e la Lombardia con 77. I posti disponibili, tuttavia, sono ben distribuiti in tutte le regioni italiane tranne il Trentino e la Valle d'Aosta.

Bando Mibac: i requisiti per diventare vigilanti

Il primo bando emanato nella giornata di ieri 9 agosto, come previsto, prevede la selezione di 1052 vigilanti che saranno per l'appunto impiegati con mansioni di sorveglianza e custodia dei beni culturali del nostro Paese: musei, parchi pubblici, siti archeologici e tutti i luoghi di interesse artistico. Si tratta di personale che sarà assunto con contratto a tempo indeterminato. Per potersi candidare al Concorso Mibac 2019 non è necessario avere una laurea, ma bisogna aver conseguito un diploma nella scuola secondaria di secondo grado.

Tra gli altri requisiti bisogna essere in possesso di:

  • Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione Europea.
  • La maggiore età.
  • Idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni richieste.
  • Pieno godimento dei diritti civili e politici.
  • Nessuna condanna penale che comporti l’esclusione dai pubblici uffici e non essere stati destituiti da un impiego pubblico.
  • Posizione regolare in riferimento all'obbligo di leva per gli aspiranti uomini nati entro l'anno 1985.

Le prove da affrontare e come prepararsi

Le prove per affrontare il concorso sono tre: una pre-selettiva, una scritta e una orale.

Si potrà accedere alla prova successiva solo previo superamento della precedente. Per risultare vincitori bisognerà ottenere un punteggio maggiore degli altri candidati. Non è prevista, attualmente, la pubblicazione della banca dati per esercitarsi con i quesiti. Al termine degli esami sarà stilata una graduatoria da cui saranno estrapolati i vincitori in ordine di punteggio.

Per affrontare al meglio la pre-selettiva bisognerà esercitarsi sulle proprie capacità logico-deduttive e studiare le nozioni base del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Anche per la prova scritta è necessario dimostrare di conoscere gli elementi di diritto del patrimonio culturale, ma anche la lingua inglese e le tecnologie informatiche. La prova orale verterà sugli argomenti delle due prove precedenti. Per prepararsi al concorso, non essendo disponibile la banca dati, ci si potrà avvalere del catalogo Edises dove saranno pubblicati a breve i manuali per la preparazione.

La domanda di partecipazione deve essere inoltrata entro 45 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 9 agosto, dunque entro il 23 settembre. Bisogna compilare modulo telematico tramite il sistema “Step-One 2019” sulla piattaforma ufficiale Ripam. Per partecipare è necessario fare un versamento di 10 euro.