La crisi di governo ufficializzata dal vice premier, nonché leader della Lega Matteo Salvini, potrebbe portare nelle prossime settimane alla caduta dell'esecutivo presieduto dal premier Giuseppe Conte. Per quanto riguarda il lavoro e le pensioni, il governo ''gialloverde'' nel corso di questa legislatura ha approvato norme come la Quota 100 che permettono l'anticipo pensionistico per chi ha raggiunto i 62 anni di età e i 38 di contributi versati.

Con la caduta del governo, nonostante le preoccupazioni dei beneficiari, potrebbe non esserci alcun cambiamento per il RdC e Quota 100.

Per quanto Opzione donna, invece, gli scenari potrebbero essere tanti ed è ancora troppo presto per formulare qualsiasi ipotesi.

Pensioni: niente paura per Quota 100

Quota 100 era stata introdotta con la legge di bilancio del 2019, la durata preventivata era di 3 anni in via sperimentale in attesa di un passaggio alla più estesa Quota 41. Quest'ultima, a differenza di Quota 100, non presenta limiti di età e avvantaggerebbe i cosiddetti ''precoci'', permettendo l'anticipo pensionistico al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati.

Come spiega la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, rispondendo alla lettera di un lettore di La Repubblica, ''la pensione anticipata in Quota 100 non necessita di alcun decreto attuativo; dispone di un accantonamento previsto nella L.

145/2018 e vi è ancora notevole capienza nei fondi accantonati''. L'abrogazione di Quota 100, quindi, se avverrà dovvrà essere giustificata da ''urgenze della finanza pubblica di notevole entità''.

Matteo Salvini vuole Quota 41

Matteo Salvini durante un comizio a Pescara, ha dato importanti novità per quanto riguarda le Pensioni.

Il leader della Lega ha di fatto dato il via alla campagna elettorale che dovrebbe portare il paese alle elezioni di ottobre del 2019. Per il leader della Lega la prossima riforma pensionistica sarà Quota 41: ''Il prossimo governo garantirà Quota 41, perché è un diritto''.

Non solo, nel suo comizio ha ribadito l'importanza dell'abbassamento delle imposte per le imprese con la flat tax ed ha riservato una critica anche ai suoi ormai ex alleati di governo: ''Io ho pazienza ma l’Italia non ha bisogno dei No, serve coraggio.

Sono paziente ma non sopporto più i no. Non abbiamo bisogno di ministri che bloccano le opere pubbliche. Pur di andare avanti siamo disposti a mettere a disposizione le nostre poltrone. Per noi la poltrona vale meno di zero, se serve parlano gli italiani".

Infine, l'ultima dichiarazione ha riguardato la prossima campagna elettorale e le eventuali alleanze post voto: ''Vado da solo. Poi vediamo, potremo scegliere compagni di viaggio. Intanto andiamo al voto''.