"La maggioranza è compatta, abbiamo constatato un ottimo clima di lavoro, non c'è assolutamente alcun conflitto", lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo gli ultimi scontri sulle sorti del meccanismo di Quota 100 fortemente voluto dalla Lega. Stando a quanto riporta l'agenzia di stampa Ansa, infatti, il sistema del pensionamento anticipato rimarrà fino al termine della sperimentazione: "Nessuna barricata", ha spiegato Giuseppe Conte.

Conte: 'Quota 100 rimane'

Entro la mezzanotte di oggi, il nuovo esecutivo giallo-rosso dovrà completare la scrittura del documento programmatico di bilancio da inviare alla Commissione Europea di Bruxelles; un passo decisamente fondamentale verso la definizione della nuova Legge di Stabilità 2020.

Tuttavia, si continua a discutere sulla famigerata Quota 100 e dei costi derivanti dalla misura pensionistica: tutti i lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi potranno richiedere il pensionamento anticipato andando, però, incontro ad una decurtazione dell'assegno. Il precedente Governo, inoltre, aveva ipotizzato che la misura avrebbe dovuta essere utilizzata da circa un milione di persone in tutto il triennio di sperimentazione ma è stata richiesta solo dal 60% della platea con un risparmio di circa cinque miliardi di euro.

Di Maio contrario a modifiche sulla misura previdenziale

Nonostante ciò, però, molti partiti sarebbero contrari alla misura: Italia Viva, infatti, avrebbe chiesto l'abolizione totale e per la deputata Maria Elena Boschi ha affermato che si tratta di un'ipoteca sulle nuove generazioni.

Mentre il Partito Democratico, resta tuttora scettico verso l'ipotesi di una cancellazione della Quota 100 e ne avrebbe proposto una rimodulazione. Al contrario, il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, avrebbe chiuso ad ogni possibilità di modifica; per lo stesso deputato grillino, infatti, il sistema delle quote deve continuare ad esistere fino al termine della sperimentazione.

Secondo quanto scrive "La Repubblica", intanto, il Premier Conte, avrebbe rassicurato che non ci sarebbe nessun conflitto e che il Governo è tuttora al lavoro sui dettagli: "Sulla misura stiamo lavorando ai dettagli, siamo in contatto con i tecnici del Mef", ha spiegato. Inoltre, dagli adeguamenti Isa provenienti dalle partite Iva, sarebbero entrate circa 1,46 miliardi rispetto a quanto preventivato.

Tuttavia, per il 2020, nelle casse statali potrebbero entrare circa 3 miliardi di euro che potrebbero essere utilizzate per ridurre il deficit fino al 2% o, addirittura, potrebbero essere destinati per aumentare la spesa per il taglio del cuneo fiscale inizialmente fissata a 2,5 miliardi di euro.