Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 ottobre 2019 riprendono le dichiarazioni espresse nel corso della settimana appena conclusa dalla Politica e dalle parti sociali in merito alla quota 100 e alla necessità di superare la rigidità introdotta dalla legge Fornero. In particolare, importanti prese di posizione sono emerse dalla Uil (che ha chiesto un cambio di passo al governo) e dal leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Proietti (Uil): 'Istituire quota 100 rosa e cambiare la legge Fornero'
Dalla Uil prosegue il pressing sull'esecutivo giallo-rosso in merito alla necessità di riformare le attuali regole di funzionamento del nostro sistema previdenziale. "La nota di aggiornamento al DEF, prorogando l'APE sociale e l'opzione donna, ignora le esigenze di cambiare la legge Fornero sulle pensioni" ha spiegato il Segretario Confederale Domenico Proietti, ripreso all'interno di un video pubblicato da Uil-TV. Allo stesso tempo, il sindacalista domanda l'introduzione di una nuova quota 100 rosa pensata per tutelare la platea femminile, attraverso una riduzione del requisito contributivo della quota 100 dai 38 ai 36 anni di versamenti.
Il tutto per valorizzare il lavoro di cura e la maternità in favore della platea femminile. Oltre a ciò, serve avviare la quota 41 per tutti e la pensione di garanzia per i giovani inseriti nel sistema contributivo puro. I sindacati torneranno a confrontarsi a breve con i rappresentanti del governo, ma appare certo che al momento il pressing per un cambio di passo all'interno della prossima legge di bilancio 2020 non sembra destinato a fermarsi.
Renzi (Italia Viva): 'La quota 100 è un furto alle nuove generazioni'
Sul delicato tema delle pensioni anticipate tramite quota 100 è intervenuto di recente anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, esprimendo tutte le proprie perplessità in merito alla misura.
Durante una lunga intervista rilasciata per il quotidiano "Il Foglio", Renzi ha spiegato di non condividere l'impostazione della misura decisa dal governo giallo-verde. "Quota 100 è un furto alle nuove generazioni" ha evidenziato, motivando la propria posizione basandosi con il fatto che l'opzione "risulta un autogol per il bilancio del Paese". A tal proposito, la discussione parlamentare si promette molto accesa. "Vedremo che cosa ci porteranno in Aula da votare e discuteremo, ma la quota 100 è l'ennesima dimostrazione di come il populismo faccia danni a lungo termine": Parole piuttosto dure sono state espresse anche in merito al reddito e alle pensioni di cittadinanza, una misura che Renzi "non ama" e che deve essere trasformata valorizzando "la parte che riguarda la ricerca del lavoro".