"Quota 100 è uno spot che costa 20 miliardi di euro in tre anni", lo ha affermato il senatore di Italia Viva Matteo Renzi a margine della Leopolda 10 attaccando ancora la misura di stampo previdenziale sbandierata dalla Lega ed introdotta nella precedente Legge di Stabilità.

Quota 100 continuerà la sperimentazione per tutto il triennio

Stando a quanto riporta l'agenzia di stampa AGI, infatti, per l'ex Pd spendere circa 20 miliardi di euro in tre anni per solo 150 mila persone è un'assurdità: il pensionamento anticipato a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi, avrebbe registrato meno adesioni rispetto alle previsioni del precedente esecutivo giallo-verde, motivazione che porta lo stesso Matteo Renzi a schierarsi contro la misura che è stata confermata ancora una volta per tutto il triennio.

Come ormai noto, la Quota 100 proseguirà la sperimentazione fino al 2021 anche se, il leader di Italia Viva si sarebbe detto pronto a nuovi emendamenti da presentare in Parlamento a margine dell'iter parlamentare della nuova Legge di Bilancio 2020. "Gli 80 euro valgono 10 miliardi di euro, la metà, e vanno a 10 milioni di persone. 20 miliardi a circa 150 mila persone è un'ingiustizia", aggiunge ancora Renzi. Tuttavia, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sembrerebbe disposto a mantenere Quota 100 ed egli stesso l'ha considerata il pilastro fondamentale della manovra aggiungendo anche che tutti coloro che non appoggeranno le scelto dell'esecutivo giallo-rosso sarà estromesso dal Governo.

La questione, infatti, sta per diventare un braccio di ferro tra i membri della Maggioranza e lo stesso Conte ha annunciato che la Legge di Stabilità sarà oggetto di nuovi dibattiti ma non sarà cambiata. Anche il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio sarebbe intervenuto a proposito della volontà di Matteo Renzi di abolire Quota 100: "Qualcuno oggi continua a sperare nell'abolizione di Quota 100.

Presentassero pure emendamenti tanto i voti in Parlamento non ci sono", ha ribadito l'ex vicepremier pentastellato.

Renzi su spesa pubblica: 'Intediamo abbassare le tasse'

Sempre stando a quanto scrive l'AGI, l'ex premier Matteo Renzi, si sarebbe soffermato anche sull'aumento della spesa negli ultimi anni e al continuo aumento delle tasse: la sua proposta, infatti, consisterebbe nel mantenere la pressione fiscale alla stessa percentuale dello scorso anno e alla revisione della spesa pubblica anche grazie all'ausilio di cinque membri appartenenti a Italia Viva.

"Il treno della legislatura arriva al 2023. Chi vuole scendere prima può farlo mentre noi intendiamo garantire al Paese un'alternativa al bullismo istituzionale", ha concluso Matteo Renzi a margine della decima edizione di Leopolda.