Inseriti nell'ordine del giorno dell'assemblea indetta dai sindacati Cisl Fp, Fp Cgil, Confintesa e Uilpa e programmata per il 7 novembre a Palermo, in viale del Fante, 58 D (sede della Direzione regionale Inail), saranno i rinnovi contrattuali, le relazioni sindacali, il superamento dell'ordinamento professionale attualmente in vigore e la valorizzazione delle risorse umane impiegate, fulcro e oggetto della stessa aperta a tutti i lavoratori. Punto focale dell'incontro che avrà inizio a partire dalle 10:30, l'attuale situazione dell'Istituto che darà luogo ad un momento di confronto tra tutti i rappresentanti delle diverse sigle sindacali coinvolte.
I partecipanti
Saranno presenti, Gaetano Agliozzo e Caterina Tusa in rappresentanza della Fp Cgil Sicilia, Giuseppe Barone che rappresenterà la Cisl Fp per Palermo e Trapani, Alfonso Farruggia per la Uilpa Sicilia e Anna Scialabba in rappresentanza di Confintesa Inail. Parteciperanno, inoltre, i coordinatori naxionali Inail delle rispettive sigle sindacali Domenico Di Cristo, Marco Molinari, Alessio Mercanti e Francesco Savarese.
Focus sul 'mansionismo'
Fulcro del dibattito, un problema che affligge le pubbliche amministrazioni, il cosiddetto "mansionismo" che si contrappone a quanto enunciato all'articolo 36 della Costituzione: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro" e crea disuguaglianze professionali e contrattuali tra lavoratori.
Proprio il mansionismo, sarà "il pomo della discordia" sul quale si concentrerà il dibattito e che sarà oggetto della revisione che interesserà la revisione dei contratti collettivi nazionali e degli ordinamenti professionali.
Numerose sono state le riflessioni sul tema delle diseguaglianze in termini economici, ma non solo, all'interno del pubblico impiego in Italia, ma altrettanti sono ancora gli ostacoli normativi che impediscono il pieno riconoscimento delle mansioni svolte indipendentemente dall'area di competenza in cui i lavoratori sono inseriti.
Attraverso il dibattito e il confronto, si potrà potenzialmente avviare o comunque dare possibilità di avvio ad un cambiamento tanto positivo quanto profondo per l'Istituto e, di conseguenza, ad una reale svolta su una questione che crea, ancora oggi, un forte dissapori tra lavoratori che operano nel medesimo comparto, ma che di fatto subiscono disuguaglianze a livello contrattuale.
A tale scopo, il dibattito darà spazio a nuove possibilità di confronto tra le forze sociali che da sempre sono impegnate nella tutela e nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori.