Continua ad essere molto caldo il tema 'Pensioni'. Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo aveva manifestato l'intenzione di iniziare a progettare la possibilità di riformare il sistema previdenziale, andando a rimpiazzare la legge Fornero. In attesa che vengano predisposti i tavoli di lavoro, è stata proprio la professoressa Elsa Fornero, ospite di DiMartedì, a manifestare concetti chiari su quelle che, a suo avviso, dovrebbero essere le linee guida.
A suo avviso, al di là di quelle che potrebbero essere le proposte, occorrerebbe avere ben chiaro che sarebbe inopportuno finanziare un nuovo sistema pensionistico attraverso una strategia di incremento del debito pubblico. Si tratterebbe, a suo avviso di una spada di Damocle che graverebbe sui giovani.
Pensione a 62 anni troppo costosa per la Fornero
Tra le ipotesi per uscire dal mondo del lavoro si sta facendo strada la così detta Quota 102 o Quota 100 rivista. Nel primo caso si potrebbe lasciare il lavoro con 64 anni e 38 di contributi oppure con almeno 64 anni e 36 di contributi (fino a fine 2021 sarà 62+38).
Interpellata sulle proposte da Giovanni Floris, Elsa Fornero ha risposto in maniera chiara "A parte che ho visto proposte più radicali e cioè di aprire il pensionamento all'età a 62 anni, cosa che costerebbe moltissimo. Io credo che sia giusto cercare un po' di flessibilità nelle uscite per pensionamento, ma senza far pagare di nuovo attraverso l'aumento del debito ai giovani che poi si vogliono proteggere in altri ambiti".
Fornero critica apertamente Quota 100
Parole che naturalmente a cui è facile riallacciarsi ad una misura voluta dal governo formato da Lega e M5S apertamente critica dalla stessa Fornero. "Quota 100 - sottolinea - ha favorito certe generazioni, in particolare quelle nate al 1958 al 1960".
"Hanno ricevuto - ha incalzato - un beneficio e questo qualche volta possiamo chiamarlo atto di solidarietà quando va a favore di qualcuno in difficoltà. Oppure è un beneficio netto messo a carico della collettività, in particolar modo dei giovani, attraverso il debito. Questo non possiamo continuare a farlo". Secondo Elsa Fornero, infatti, la spesa di investimento sulle pensioni meriterebbe di essere utilizzata con altri fini. "Entriamo - ha sottolineato - in un circolo perverso. Anziché spendere per la crescita e per il lavoro, spendiamo per mandare in pensione persone che potrebbero continuare a lavorare".
Adesso non resta che attendere per cercare di capire in che modo si proverà a riformare il sistema pensionistico, La sfida potrebbe essere non scontentare nessuno senza gravare sulle nuove generazioni.