Mario Monti, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha avuto modo di esprimere la propria opinione sul tema Pensioni. Un'articolazione del pensiero, la sua, che si è basata su ciò che sta accadendo nel presente in Francia dove i cittadini sono inviperiti per la possibile riforma che il governo intende mettere in atto. In Italia, nel frattempo, in tanti, soprattutto in campagna elettorale, sono pronti a sbandierare come obiettivo la legge Fornero, messa a punto dal suo governo tecnico in una fase d'emergenza. Un periodo storico particolarmente delicato, per il quale l'ex Presidente del Consiglio e senatore a vita ha inteso manifestare pubblici ringraziamenti a Giorgio Napolitano, allora Presidente della Repubblica, per l'appoggio avuto.

Monti parla la politica monetaria accomodante

Quello delle pensioni sembra essere un tema sul quale le popolazioni sembrano avere particolare sensibilità. Secondo Mario Monti le motivazioni andrebbero rintracciate anche nel fatto che le contingenze economiche deficitarie avrebbero reso più sensibile quello che può essere considerato un "nervo". Monti sottolinea come molto dipenda da quella che ritiene essere stata una politica monetaria "molto accomodante" negli ultimi periodi e che avrebbe finito, a suo avviso, per attenuare "la percezione da parte dei mercati degli squilibri delle finanze pubbliche, inclusi quelli dei sistemi pensionistici". A ciò aggiunge la considerazione secondo cui, qualora nel 2011 ci fosse stato il Quantitative easing e non una "Bce super esigente", la riforma del suo governo non sarebbe passata velocemente".

Monti ricorda attacchi vigliacchi ad Elsa Fornero

Si diceva che, ai tempi, l'Italia fosse ad un passo dal default. Tuttavia, l'ottenimento della riforma Fornero non dipese, secondo Monti, unicamente da quell'aspetto. "Fu fondamentale - ricorda - avere, grazie all'autorevole impulso del presidente Giorgio Napolitano, quella grande coalizione che andava da Bersani a Berlusconi, passando per Fini e Casini".

In sostanza l'ex premier loda quello che fu il senso di responsabilità mostrato da tutti. La riforma, però, continua a distanza di anni ad essere osteggiata, al punto che l'ex Ministro Elsa Fornero non attira le simpatie di molti. Ne è ben consapevole Mario Monti: "Fu oggetto di tanti attacchi vigliacchi, ma evitò il default della Repubblica".

Parole che mirano a legittimare una riforma previdenziale che raccoglie le norme che ancora oggi sono in vigore. Tuttavia, l'attuale governo ha già manifestato l'intenzione di provare a riformare il sistema pensionistico entro il prossimo biennio. Il tempo dirà se ce l'avrà fatta o meno.