È online sul sul sito dell'Inps il servizio di consultazione del reddito di cittadinanza di marzo 2020. Lo strumento è stato istituito per visionare le domande di accesso al sussidio inoltrate presso Poste Italiane o CAF: è lo stesso ente previdenziale a ricordare agli utenti che riceveranno un sms di conferma con tanto di numero di protocollo Inps una volta che la domanda sia stata trasmessa.
Ad interessare in modo particolare gli aventi diritto è, però, l'esatta tempistica con cui si potrà ricevere il sussidio, una tempistica differenziata a seconda di quando è stata presentata la domanda.
Pagamento reddito di cittadinanza: invii scaglionati dal 27 marzo e dal 15 aprile
Come abbondantemente noto, il Decreto Cura Italia emesso per attenuare la crisi economica scatenata dall'epidemia da Coronavirus non ha scalfito la posizione dei richiedenti l'Rdc (nessuna preclusione o sospensione è stata infatti istituita), ma ad interessare in modo particolare è l'esatta tempistica del pagamento per il reddito di cittadinanza di marzo 2020.
A tal proposito, va eseguito un distinguo fra chi ha presentato domanda prima del mese di marzo e chi invece l'ha inoltrata nel mese corrente. Nel primo caso, la ricarica diverrà operativa dal 27 del mese, nel secondo invece i primi esiti saranno disponibili a partire dal 15 aprile come ricorda anche il sito Inps nella nota che annuncia l'avvio del servizio di consultazione online della domanda.
Chi ha presentato domanda nel mese corrente dovrà dunque attendere ancora per conoscere l'esito, quel che è certo è che il Decreto Cura Italia - emanato dal governo lo ribadiamo per far fronte all'emergenza sanitaria da coronavirus - non ha scalfito la posizione di nessuno. Anzi, il Decreto è venuto incontro alle particolari esigenze del momento, esentando tutti i beneficiari per due mesi dagli obblighi derivanti dal sussidio: sospensione dunque dei colloqui di lavoro, sospensione dell'obbligo di accettare le offerte di impiego e sospensione delle prestazioni di lavoro offerte presso le pubbliche amministrazioni.
Bonus 600 euro partita Iva e autonomi, sostegno ai lavoratori, pagamento reddito di cittadinanza marzo 2020: Inps in prima linea nell'emergenza
Oltre al reddito di cittadinanza per marzo 2020, l'Inps si appresta a soddisfare anche le aspettative di possessori di partita Iva e autonomi (la circolare esplicativa con tutti i dettagli utili all'effettuazione della richiesta del sussidio una tantum di 600 euro dovrebbe essere messa a punto e diffusa in questa settimana) e in generale di tutti quei lavoratori indicati dal Decreto Cura Italia come potenziali beneficiari di misure di sostegno del reddito.
L'Istituto di previdenza del Presidente Pasquale Tridico si appresta dunque a ricoprire un ruolo decisivo nella lotta alla crisi economica generata dal coronavirus. A ricordarlo stamane è anche l'edizione online de La Stampa, che sottolinea come l'Inps abbia potenziato tutti i servizi telefonici territoriali allo scopo di poter offrire una risposta il più completa e organica possibile alla crisi in essere. Al di là dei nuovi canali, resta comunque sempre attivo il Contact center nazionale al numero 803 164 da rete fissa e 06 164 164 da telefonia mobile, oltre ovviamente al canale Internet e a quello dell'app mobile utilizzabili in qualsiasi momento.
A proposito di coronavirus, i numeri forniti ieri 22 marzo dalla Protezione Civile sembrano aprire un piccolo varco di speranza: in totale si contano 59.138 contagiati, di cui 7.024 guariti e 5.476 morti.
I positivi in più rispetto al giorno prima sono stati 3.957, a fronte però di un +4.600 del giorno precedente.
In calo anche il numero dei morti: domenica sono stati 651, mentre sabato erano stati 793. Numeri che, come evidenziato dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli: "Sono minori rispetto a quelli dati ieri e mi auguro che possano essere confermati nei prossimi giorni". Che la curva epidemica abbia iniziato a scendere? Soltanto il tempo potrà dirlo.