'L'Inps è pronto ad attuare tutte le misure previste dal decreto Cura Italia': si apre così l'avviso pubblicato sul sito ufficiale dell'ente previdenziale italiano mirato a scacciare via le ombre addensatesi negli ultimi giorni in merito alle misure di sostegno ai lavoratori previste dal Decreto Cura Italia, emanato lo ricordiamo, per far fronte all'emergenza economica scatenata dalla pandemia da coronavirus. Tra gli altri, anche i possessori di partita Iva e gli autonomi possono stare dunque tranquilli in merito all'erogazione del bonus di sostegno al reddito.
Avviso sito Inps Bonus 600 euro partita Iva e autonomi: 'Niente click day, richiesta accessibile per tutti'
'Si precisa che non c’è nessun click day. Le domande saranno aperte a tutti e ci sarà un giorno di inizio, con un click' prosegue l'ente in riferimento alle ipotesi diffuse negli ultimi giorni in merito alla possibilità che il bonus da 600 euro per possessori di partita Iva e autonomi sarebbe stato soggetto a scaglionamento con erogazione possibile solo per i primi fortunati utenti che avessero fatto richiesta per tempo. Già il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, di concerto col presidente Inps Pasquale Tridico, si era affrettato a smentire ufficiosamente la teoria che i soldi non sarebbero stati sufficienti a soddisfare tutte le richieste, ma adesso arriva l'avviso dell'ente di previdenza a fugare definitivamente ogni dubbio.
'I congedi per la Gestione Separata e gli autonomi (anche per i possessori di Partita Iva, ndr.) saranno operativi nei prossimi giorni' precisa ancora l'Inps, che a breve dovrebbe emanare la circolare contenente tutte le istruzioni operative.
Domanda Inps Bonus Cura Italia, servirà il Pin dispositivo
In merito a quest'ultimo punto è bene ricordare che per accedere ai servizi telematici dell'ente è necessario che ciascun utente si doti del pin dispositivo, diverso dal semplice pin utile ad accedere al proprio personale profilo previdenziale.
L'alternativa è l'effettuazione di tutte le pratiche necessarie ad attivare l'identità digitale, il cosiddetto spid, che consente l'accesso a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione italiana. Ricordiamo ad ogni modo che il bonus da 600 euro sarà una tantum, erogato dunque con formula secca ed emanato solo ed esclusivamente in riferimento al mese di marzo 2020.
Pagamento pensioni aprile 2020, anche sulla previdenza l'Inps si adegua alle disposizioni anti-contagio da Covid-19
In questa attuale contingenza, l'Inps appare particolarmente impegnato nel recepire tutte le norme anti-covid 19. Va letto in quest'ottica quanto riferito nelle ultime ore dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in merito al pagamento delle pensioni per aprile 2020: per i pensionati che non hanno l'accredito sul conto corrente l'assegno sarà infatti liquidato in anticipo per i prossimi tre mesi fino al mese di giugno. Il pagamento avrà inizio a partire dunque dal 26 marzo al primo aprile per l'assegno di aprile, dal 27 al 30 aprile per maggio e dal 26 al 30 maggio per giugno (tutto dunque verrà traslato all'indietro).
Per tutti coloro i quali non possono non recarsi fisicamente alle Poste per ritirare la somma spettante, viene inoltre precisato che il pagamento avverrà in fasce temporali diversificate secondo un preciso e dettagliato schema alfabetico: 'I cognomi dalla A alla B il 26 marzo, dalla C alla D il 27 marzo, dalla E alla K il 28 marzo, dalla L alla O il 30 marzo, dalla P alla R il 31 marzo, dalla S alla Z il 1° aprile' ha precisato al riguardo Poste Italiane, il tutto ovviamente per evitare assembramenti agli sportelli e rispettare così la principale misura anti contagio da coronavirus che prevede lo ricordiamo, il rispetto della distanza di almeno un metro tra un individuo e l'altro.
Tutte misure necessarie data la situazione in essere che non accenna ad attenuarsi: alla giornata di ieri, giorno 21 marzo, nel suo consueto bollettino la Protezione Civile ha aggiornato il numero totale di positivi salito adesso a 53.578 totali con 4.825 decessi, molto più della Cina da dove il contagio ha avuto origine.
'Non capiamo perchè il virus sia così aggressivo in certe parti d'Italia, qualche fattore ancora ci sfugge' ha dichiarato la riguardo la virologa Ilaria Capua parlando della Lombardia. Nelle sue ultime dichiarazioni - riportate fra gli altri anche dalla Adnkronos - la nota dottoressa ha evidenziato come la speranza sia 'che non serva un vaccino. Significherebbe che la forza del virus stesso si è indebolita'.