L’Inps ha aperto oggi il canale telematico per inviare le domande per l'indennizzo da 600 euro riservato a 5 categorie: liberi professionisti e co.co.co; stagionali del turismo, addetti dello spettacolo, autonomi iscritti alle gestioni speciali; lavoratori agricoli. Al via le domande anche per i lavoratori dipendenti del settore privato, gli iscritti alla gestione separata dell’Inps e gli autonomi che possono fare richiesta del congedo per emergenza Covid-19, e in alternativa per il bonus baby sitting. La platea dei destinatari ammonterebbe a circa 5 milioni di persone.
Ma nonostante le rassicurazioni di Tridico che, qualche giorno fa, aveva precisato che le domande si potranno inviare per tutto il periodo della crisi, senza fretta, il sito dell'Inps sta subendo forti rallentamenti. 'Nei prossimi giorni ci sarà inoltre nuovo decreto in cui saranno previste nuove misure e verranno rifinanziate quelle attuali. I soldi ci sono per tutti'. Tali precisazioni però non è bastate ad evitare disservizi e sito web completamente inaccessibile. Si registrano infatti circa 100 domande al secondo. 'Una cosa mai vista finora', dichiara il Presidente dell'Istituto previdenziale.
L’Inps ha potenziato server e sta creando procedure che non esistevano prima
Forse è anche per questo che l'Inps nei giorni precedenti ha potenziato, non solo il numero dei server e il canale di rete, ma ha anche razionalizzato i servizi in essere per garantire l'ottimale gestione delle numerosissime domande che si prevede arrivino.
Infatti si è registrato un eccezionale volume d'accessi anche solo per le richieste del Pin Inps semplificato (composto da 8 cifre) e per l'avvio delle prime pratiche di Cassa integrazione e dei 'permessi legge n.104 straordinari'. I dipendenti dell'Inps infatti stanno lavorando 24 ore al giorno per creare procedure che non esistevano prima.
L'obiettivo è mettere a regime un sistema nuovo che servirà a 10 milioni di utenti in difficoltà per via della crisi economica legata all'emergenza sanitaria.
Nessun click day, le domande si possono inviate anche dopo il primo aprile
Per presentare la domanda si deve fare riferimento alla istruzioni contenute nella circolare Inps n.49 del 30 marzo 2020 che chiarisce anche che per l'indennità non contribuisce alla formazioni del reddito e non è prevista alcuna contribuzione figurativa.
Nella circolare poi si precisa poi che fra i richiedenti il bonus ci sono anche i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonoma, iscritti alla gestione separata Inps.
Inoltre non si seguirà alcun ordine cronologico nell'inoltro delle domande che potranno quindi essere inviate anche dopo il primo aprile. Per prima cosa occorre andare sul sito dell’Inps, accedere su 'MyInps' e poi cliccare su 'Domande per prestazioni a sostegno del reddito'. Lì si potrà inoltrare la richiesta dell’Indennità Covid (alla relativa voce). Non bisogna dunque perdersi d'animo se in questi primi giorni non si riesce ad accedere alla pagina Inps personale con la procedura semplificata.
Bisogna solo avere molto pazienza dato che gli intasamenti con questi numeri sono inevitabili. A disposizione degli utenti comunque c'è il call center e ci si può rivolgere ai patronati.
Per il pagamento bisogna aspettare dal 15 aprile in poi
Quanto ai tempi dell'accredito dell'indennizzo dei 600 euro, il pagamento potrà avvenire anche sul conto corrente, ma dal 15 aprile in poi. Ciò consentirà di applicare la nuova procedura di riscontro della titolarità del conto corrente rispetto al richiedente, eliminando l'obbligo a carico di quest'ultimo di presentare un modulo controfirmato dalla banca. Bisogna inoltre accertarsi, in tal caso, di avere a portata di mano le proprie coordinate bancarie.