Il decreto legge 23 dell'8 aprile, pubblicato in 'Gazzetta Ufficiale', modifica i requisiti d'accesso del bonus di 600 euro per professionisti, alla soglia dell'erogazione dei pagamenti che restano comunque imminenti. Da tale modifica si evince, infatti che possono accedere al sussidio tutti i lavoratori autonomi iscritti nelle Casse di Previdenza private 'in via esclusiva' non titolari di trattamenti pensionistici (come da art.34 che vieta il cumulo di pensioni e redditi). Restano quindi automaticamente esclusi i titolari di partita Iva che svolgono anche attività di lavoro dipendente, più coloro che percepiscono una pensione diretta.
Per quest'ultima categoria si intendono le erogazioni economiche destinate a chi percepisce una pensione di anzianità o di vecchiaia.
Slittano i tempi d'erogazione
L'aggiornamento del decreto in atto richiede, dunque l'intervento di collaborazione da parte dell'Inps ai fini dell'accertamento dei requisiti in corso, per l'individuazione della platea dei beneficiari. Attualmente gli enti stanno cercando di stabilire come organizzarsi in merito: le informazioni necessarie potrebbero richiedere un controllo incrociato dei dati oppure un'autocertificazione. Tale verifica potrebbe bloccare o rallentare il pagamento del bonus che risultava già in fase di erogazione agli aventi diritto. Nel contempo c'è chi ha bloccato la trasmissione delle ulteriori richieste (la domanda si poteva fare entro la fine di aprile) e chi, invece le sta comunque accogliendo.
È cosa certa che l'erogazione che doveva partire dal 10 aprile, al momento rimane sospesa. Tutto da rifare, quindi per le oltre 500 mila domande inviate all'Inps in questi giorni.
Beneficiari del bonus di 600 euro secondo il decreto Cura Italia
Il premio viene riconosciuto alle partite Iva, cioè ai liberi professionisti e ai lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con partita Iva aperta dalla data del 23 febbraio.
Tali categorie devono essere iscritte alla Gestione Separata dell'Inps, cioè al fondo pensionistico finanziato con i contributi obbligatori dei lavoratori assicurati. Il bonus di 600 euro si riferisce anche ad altre fasce di lavoratori: gli autonomi iscritti all'Ago, come artigiani, agricoltori e commercianti, gli stagionali del settore turistico e termale che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro, gli agricoli che hanno effettuato almeno 50 giorni di lavoro, quelli dello spettacolo che hanno versato almeno 30 giorni di contributi nell'anno precedente ed hanno un reddito fino a 50 mila euro.
Con la modifica in atto saranno considerati come beneficiari del bonus, tutti coloro che lavorano in questi settori solo 'in via esclusiva', come spiegato in precedenza.