Novità in arrivo per i Concorsi Pubblici sono state annunciate dal ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone (M5s), con nuove regole per lo snellimento e il decentramento delle prove che dovrebbero essere inserite nel prossimo decreto allo studio da parte del Governo. Come è noto, il 2020 doveva essere l’anno dei grandi concorsi nella Pubblica Amministrazione che, dopo anni di blocco delle assunzioni, avrebbe potuto finalmente beneficiare dello sblocco del turn over. L’emergenza sanitaria causata della pandemia ha provocato anche il blocco dei bandi di concorso che, però, dovranno a breve ripartire con il problema di come recuperare il tempo perso e, allo stesso tempo, rispettare le nuove inevitabili regole sul distanziamento che faranno diventare memoria del passato gli assembramenti dei maxi concorsi.

Novità concorsi pubblici, in arrivo tempi più rapidi e digitalizzazione delle prove

La ministra Dadone, nel corso della trasmissione Coffee Break, su La7, ha parlato di una proposta, riguardante lo snellimento dei concorsi pubblici che conta di inserire nel prossimo dpcm, quello che doveva essere il “decreto aprile” ma, a questo punto, diventerà “decreto maggio”.

Le nuove linee guida delle prossime procedure concorsuali erano già state anticipate ieri dalla stessa ministra nel corso di una audizione alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Secondo quanto rilevato dalla Dadone, le procedure dei concorsi pubblici durano attualmente circa 18 mesi, strutturate su prove multiple che si svolgono tutte a Roma, con conseguente spostamento di una moltitudine di candidati.

Il bando-tipo che si pensa di introdurre, invece, dovrebbe prevedere il decentramento delle prove sul territorio con svolgimento su supporto informatico e conseguente riduzione dei tempi di correzione. Un ruolo importante dovrebbe poi svolgerlo la digitalizzazione delle prove, con l’invio delle domande di partecipazione ai concorsi su un portale accessibile con codice Spid e dal quale verificare anche date di svolgimento e risultati delle prove stesse.

Prevista anche la possibilità di effettuare le prove orali in videoconferenza, anche se non da casa propria, ma da strutture definite. Tutto questo dovrebbe avere valenza temporanea, fino al 31 dicembre 2020, e ridurre i tempi di svolgimento dei concorsi a 8 o 9 mesi.

La ministra Dadone, i concorsi pubblici ripartiranno presto

Secondo le intenzioni della ministra Dadone, le nuove procedure dovrebbero consentire una prossima ripresa dei concorsi pubblici, rimandati per il coronavirus. "Non si può permettere” ha sostenuto la ministra “ che le nuove assunzioni siano ulteriormente ritardate” in quanto il rinnovamento generazionale del pubblico impiego, già ritardato dal blocco del turn over e dai tagli alle spese, è diventato ora improrogabile per effetto delle uscite anticipate di Quota 100.

Tra i bandi più attesi, quello del Ministero della Giustizia per 2700 Cancellieri, e quello di Agenzia delle Entrate, per il quale sono annunciate 300 nuove assunzioni di dirigenti e 2300 per figure non dirigenziali.