Il 'decreto aprile' potrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri entro la metà della settimana prossima, secondo quanto scrive la stampa italiana. Una indiscrezione confermata dalla bozza del decreto che è stata diramata e che anticipa tutte le misure che il governo ha intenzione di varare. Un documento che andrà ancora limato e corretto, ma che contiene già tutte le misure di cui da giorni si parla. Il documento contiene 44 articoli, con misure nuove rispetto al decreto 'Cura Italia', ma anche con misure che sono state confermate per aprile, dopo essere state erogate per marzo.
Per lavoratori autonomi, collaboratori e professionisti, che con il decreto di marzo hanno ricevuto i 600 euro di bonus, con il nuovo decreto potrebbero ricevere 1.000 euro, tuttavia sarà fatta una cernita.
Lavoratori autonomi, indennizzo confermato per aprile
Il bonus autonomi, come si legge all'articolo 22 della bozza del decreto aprile, sale a 1.000 euro per il mese di maggio. Per percepire questo indennizzo però, occorre che il lavoratore abbia registrato un calo di almeno il 33% del suo reddito nei mesi di marzo e aprile 2020. Il termine di paragone di questo calo è lo stesso periodo del 2019, cioè il secondo bimestre dell'anno scorso. Per chi non potrà dimostrare di aver avuto questo drastico calo di reddito, il bonus resterà di 600 euro.
L'entrata in vigore del decreto aprile, chiude la possibilità di richiedere ancora il bonus marzo, e pertanto, chi non ha ancora richiesto l'indennizzo previsto dal decreto Cura Italia dovrebbe provvedere subito.
L'articolo 22 della bozza di decreto prevede per tutti gli iscritti alla gestione separata Inps, lo stesso incentivo del precedente decreto, pari a 600 euro.
Quindi, per aprile i lavoratori autonomi, le partite Iva ed i collaboratori, riceveranno 600 euro come a marzo. Solo per maggio viene già previsto questo aumento a 1.000 euro ma solo per coloro che hanno subito un calo reddituale.
Bonus confermati anche per gli stagionali ed estesi anche ad altri soggetti
Anche gli stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 e la data in cui entra in vigore il decreto, potranno ottenere i 600 euro previsti.
La somma sarà appannaggio anche degli stagionali non del turismo e dei lavoratori intermittenti, che hanno cessato la loro attività lavorativa dopo gennaio. Bonus anche per i lavoratori autonomi occasionali senza Partita Iva ed anche per i lavoratori che effettuano vendite a domicilio. Il bonus di 1.000 euro dovrebbe, in base alla bozza, finire anche ai collaboratori che hanno cessato il rapporto di lavoro per il Coronavirus e ai lavoratori iscritti alla Ago.