Il bonus di 600 euro per gli autonomi e le partite Iva viene esteso ai lavoratori stagionali, occasionali e intermittenti con il nuovo decreto interministeriale Economia-Lavoro numero 10 del 4 maggio 2020, pubblicato ieri sul portale del Ministero. La nuova misura rientra nel Fondo per il Reddito di ultima istanza (legge 18/2020) creato con uno stanziamento di 300 milioni di euro e potenziato a 500 milioni per l'occasione.

Gli stagionali e gli autonomi senza partita Iva inclusi nel bonus di 600 euro

Per quanto concerne i lavoratori stagionali, il premio spetta ai dipendenti (non impiegati) del turismo o degli stabilimenti termali, il cui contratto è cessato involontariamente nel periodo che va dal primo gennaio 2019 al 31 gennaio dell'anno corrente, a patto che abbiano lavorato almeno 30 giorni in questo arco di tempo.

Potranno usufruire del sussidio anche i lavoratori autonomi senza partita Iva iscritti alla Gestione separata dell'Inps al 23 febbraio 2020, che tra il primo gennaio dell'anno scorso e il 23 febbraio dell'anno corrente abbiano stipulato dei contratti di collaborazione autonoma occasionale con almeno 30 giorni contributivi, ma senza contratto alla data del 23 febbraio scorso.

I lavoratori intermittenti e i venditori a domicilio che possono percepire il bonus

Per quanto riguarda gli intermittenti, è necessario che abbiano lavorato almeno 30 giorni nel periodo che va dal primo gennaio 2019 al 31 gennaio 2020, per poter usufruire del premio di 600 euro. In questo caso non vengono precisati ulteriori dettagli, quindi sono inclusi sia i contratti a tempo determinato che quelli a tempo indeterminato, con o senza indennità di disponibilità.

I venditori a domicilio con partita Iva, invece, per poter beneficiare del bonus devono avere un reddito derivante dalla loro attività superiore a 5 mila euro e devono essere iscritti alla Gestione separata dell'Inps in via esclusiva al 23 febbraio dell'anno in corso.

Come fare la domanda del bonus di 600 euro

Per usufruire dell'indennità occorre farne richiesta all'Inps ma il decreto non precisa tempi e modalità, dunque questi ultimi dovranno essere indicati dall'Istituto Nazionale di Previdenza: probabilmente si userà l'iter già utilizzato in precedenza per il bonus di 600 euro.

In tutti i casi, il richiedente al momento della domanda non deve essere titolare di pensione e non deve avere un contratto subordinato a tempo indeterminato (tranne per quanto riguarda i lavoratori intermittenti). Pertanto il nuovo decreto legislativo prevede che per tutte le categorie dei lavoratori sopra elencate, il premio spetti anche per i mesi di aprile e maggio, attraverso uno stanziamento di fondi che dovrebbe salire a 1,2 miliardi di euro.