Al via la procedura per 2700 assunzioni nella Pubblica Amministrazione, ed in particolare giudiziaria. Il ministero della Giustizia, dopo questi mesi di emergenza sanitaria, è stato finalmente autorizzato a indire il nuovo concorso pubblico per la selezione di 2700 candidati pronti a svolgere la mansione lavorativa di cancelliere. Tale procedura concorsuale rientra nel piano di assunzioni inaugurato dal ministero della Giustizia grazie all'emanazione del decreto Rilancio predisposto dall'attuale governo.
I requisiti minimi per accedere alla procedura
Il nuovo concorso del ministero della Giustizia è rivolto a candidati che hanno come titolo di studio minimo richiesto il diploma quinquennale. Gli aspiranti cancellieri esperti devono aver lavorato per almeno un anno come magistrato onorario senza demerito; aver lavorato nell'amministrazione giudiziaria senza essere incorso in alcuna sanzione disciplinare per almeno tre anni; avere lavorato nelle forze di polizia nel ruolo di ispettore (o ruolo superiore) per almeno cinque anni; essere stato iscritto per almeno due anni nell'albo professionale degli avvocati, senza demerito; aver prestato servizio nel mondo della scuola come docente (classe di concorso A-46) per almeno cinque annualità (valgono anche le supplenze annuali).
Una prova orale ed una probabile preselettiva
I candidati che aspirano a diventare cancellieri esperti dovranno conoscere una lingua straniera e, stando al decreto del 9 novembre 2017, sarà richiesta anche la conoscenza delle principali applicazioni informatiche. Non sono richieste particolari certificazioni. Saranno, invece, valutati i titoli mediante punteggi attribuiti in base all'anzianità di servizio, alla votazione dei titoli di studio ed eventuali titoli accademici.
La selezione si terrà proprio in base a questi titoli e ad un esame orale su base distrettuale. Ci sarà anche una prova preselettiva qualora il numero dei candidati dovesse superare di molto il numero dei posti banditi, cioè 2700.
Procedura autorizzata, bando previsto ad agosto
Non si conoscono ancora le modalità con cui saranno espletate le prove anche se, vista l'emergenza sanitaria, si pensa che possano svolgersi in modalità decentrata e quindi non a Roma.
I vincitori della procedura concorsuale potranno lavorate negli uffici giudiziari presenti sul territorio nazionale. Dunque i candidati che aspirano a vincere il concorso dovranno possedere conoscenze teoriche in vari ambiti, tra i quali il diritto. Il bando è previsto per il mese di agosto.