Dopo mesi di stop dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19, ripartono i Concorsi Pubblici per l’assunzione di nuovo personale con varie novità, sempre nel rispetto delle precauzioni anti-Covid. Il Comitato tecnico scientifico ha infatti dato l'approvazione al protocollo della Funzione Pubblica che ha permesso la ripartenza dei concorsi. L’articolo numero 1 comma 10 del Dcpm 14 gennaio 2021 ha previsto in particolare la sospensione delle prove preselettive e scritte di tutte procedure pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni.

Sono invece consentite, a partire dal 15 febbraio scorso, le prove selettive delle selezioni bandite dalle varie Pubbliche amministrazioni, con vari obblighi o limiti proprio per garantirne lo svolgimento in piena sicurezza. In primis viene fissato a 30 il numero dei candidati per ogni sessione o sede di prova. Sarà poi obbligatoria la sanificazione e la disinfezione, la penna monouso, l'obbligo di rimanere sempre seduti e di parlare il meno possibile e quello di indossare la mascherina chirurgica che sarà fornita all'ingresso. Ne consegue che non sarà permesso, nelle aule concorsuali, l’uso di mascherine chirurgiche, facciali filtranti portate da casa dal candidato.

Come riprenderanno i concorsi

Viene poi previsto che ogni candidato debba sottoporsi a tampone obbligatorio, da effettuarsi 48 ore prima della data della prova scritta. L'esito del tampone dovrà essere esibito all’ingresso. Viene inoltre richiesto di presentarsi senza bagagli (salvo valide eccezioni). Chi ha sintomi influenzali in particolare non è ammesso alla sessione.

Chi non rispetta le precauzioni sarà escluso dal concorso.

I limiti riguarderanno le prove in presenza, poiché quelle orali e pratiche, si svolgeranno in via telematica. La modalità da remoto, in quanto alternativa a quella usuale, è stata riconosciuta dallo stesso legislatore, grazie a un sistema che assicura l’identificazione dei candidati, la tracciabilità delle comunicazioni, la pubblicità delle prove e l'anonimato.

Resta comunque sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni (come l’esame da avvocato).

Ogni candidato avrà a disposizione uno spazio di quattro mq

Al momento dell'ingresso del candidato nell'area in cui dovrà svolgersi la prova, lo stesso dovrà mantenere la distanza di due metri dagli altri candidati o dai vari commissari esaminatori. I percorsi di entrata e uscita saranno separati e agevolmente identificati. Sarà allestita anche un’apposita area pre-triage in caso di necessità, un presidio sanitario dotato d’ambulanza, una tensostruttura per la sosta. Ogni candidato avrà poi a disposizione un banchetto e una sedia, posizionati ad almeno due metri dagli altri così da permettere il distanziamento sociale.

Non ci si potrà muovere dal banco salvo che per andare al bagno. Le postazioni degli operatori addetti all’identificazione saranno dotate di plexiglass. Vengono infine ammesse le bevande, ma non il consumo di cibi solidi.

Cosa ne sarà delle prove previste per l'esame di avvocato

Quanto alle prove per l'esame di abilitazione alla professione di avvocato, le stesse sono state differite dal Ministero della Giustizia al 13, 14, 15 aprile dal decreto del 10 novembre 2020. Ne consegue che si attende un successivo decreto ministeriale, del 16 marzo 2021, nel qual saranno rese note eventuali misure anti-contagio disciplinanti l’accesso e la permanenza alle sedi concorsuali dei distretti delle varie corti d'appello. Dunque non ci dovrebbe essere alcuna proroga.