Prosegue il concorso straordinario riservato ai docenti precari con almeno tre anni di esperienza alle spalle. Un'unica prova scritta per ogni candidato. Lo straordinario, che è ripreso dopo il blocco per pandemia da Covid-19 lo scorso 15 febbraio, dovrebbe concludersi il 19 dello stesso mese. Anche Patrizio Bianchi ha detto la sua circa la questione dei precari scolastici. Tra le proposte avanzate dal neo ministro dell'Istruzione una stabilizzazione temporanea (o meglio, una sanatoria) comprensiva di opportuni percorsi formativi e prove finali a cui i candidati sarebbero sottoposti.

Di tale stabilizzazione Bianchi aveva già parlato lo scorso luglio all'interno del testo riguardante il futuro della Scuola. In esso il ministro spiegava come ci fosse il bisogno di procedure transitorie prima di tornare a una normale procedura concorsuale. Si precisa come al momento tutto ciò rimanga solamente un'ipotesi, nulla di certo.

Si ipotizza una sanatoria

Tra le varie soluzioni meditate da Patrizio Bianchi, c'è una possibile stabilizzazione temporanea riservata ai docenti attualmente precari. Secondo il progetto esternato dal ministro dell'Istruzione si potrebbe procedere tramite una serie percorsi di formazione culminanti in prove finali selettive, che dovranno però essere definite con opportune disposizioni.

L'ipotesi di Bianchi pare aver ridato speranza anche a molti sindacati che si augurano una sanatoria entro settembre per quei precari che non hanno avuto i requisiti opportuni per poter partecipare al concorso straordinario.

Concorsi scuola: l'attuale situazione

Ricordiamo come, oltre al precitato straordinario, sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale ulteriori concorsi atti alla stabilizzazione di docenti, tra cui quello ordinario, rivolto ai neolaureati e ai docenti precari con meno di tre anni di esperienza nelle scuole.

Concorsi questi che, pur essendo stati ufficializzati, non hanno ancora una data di partenza. Anche lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi sembra avere molto a cuore la questione scuola. Non a caso, nel corso delle consultazioni con i partiti, il neo premier aveva chiesto di dare la giusta priorità al sistema scolastico, recuperando il tempo perduto e far sì che gli istituti fossero aperti e attivi fin da inizio anno scolastico.

Anche i supplenti potrebbero mancare a settembre

A settembre dovrebbero mancare qualcosa come 100.000 insegnanti di ruolo. Oltre a ciò si registra anche un'evidente mancanza di supplenti. Tale penuria rende numerose cattedre scolastiche non vacanti, bensì vuote. Il problema è che molte graduatorie scolastiche provinciali sono oramai esaurite, soprattutto per materie come Matematica e Italiano. Lo scorso settembre il Mef ha autorizzato nuove 85.000 assunzioni, ebbene, di esse solo un quarto sono andate in porto, poiché non vi era il numero sufficiente di candidati in posizione utile. Il concorso straordinario che si concluderà a breve (sono 32.000 i posti disponibili in tal caso) coprirà massimo non più di un terzo dei posti vacanti, nel migliore dei casi.

Patrizio Bianchi ha fatto intendere che l'attuale, difficile situazione, sia il risultato di disposizioni e normative che si sono accumulate nel corso del tempo. Una problematica, a detta del ministro, che non può essere affrontata e risolta in tempi brevi.