Resta alta l’attenzione sulla riforma delle pensioni. Dal Governo Draghi ci si aspettano risposte sul fronte previdenziale che vadano nella direzione già tracciata dal precedente esecutivo guidato dall’ex premier Giuseppe Conte. I sindacati, che con il Governo Conte avevano già aperto un tavolo di confronto svolgendo diversi incontri tecnici e politici, sollecitano ormai da tempo una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata, soprattutto in vista della conclusione della sperimentazione della Quota 100, che ha consentito in questi anni il prepensionamento a 62 anni con 38 anni di anzianità contributiva.

Pensioni, la Uil incalza l’esecutivo: ‘Serve più flessibilità in uscita dal lavoro’

Si chiedono soluzioni previdenziali che possano dare anche risposte sul piano occupazionale ai giovani, anche loro molto penalizzati dalla legge Fornero che ha sostanzialmente bloccato il ricambio generazionale sia nel settore pubblico sia in quello privato, facendo aumentare i giovani disoccupati e gli ultrasessantenni ancora bloccati al lavoro. Il sindacato Uil, con una nota stampa del suo segretario confederale, torna a chiedere all’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi l’apertura del tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali sulla riforma delle Pensioni in vista del termine della misura sperimentale Quota 100 e ribadisce la necessità di un sistema pensionistico più flessibile.

"Quota 100 ha dimostrato – ha dichiarato Domenico Proietti in una nota stampa - che se si usa la flessibilità e la volontarietà si dà ai lavoratori – ha sottolineato - uno strumento utile per scegliere il loro futuro”.

Pensioni, Proietti sulla riforma: ‘Aprire confronto per trovare soluzioni utili’

Secondo il segretario confederale della Uil una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro è oggi più che mai utile pure come strumento per il “processo di ristrutturazione” sistema produttivo italiano dopo la crisi aggravata dalle conseguenze del Covid.

La Quota 41 per tutti è una delle soluzioni previdenziali materia d’approfondimento da parte del governo e fortemente caldeggiata, oltre che dai sindacati, dal leader della Lega Matteo Salvini. In questi anni, nella Pubblica amministrazione, sostiene Proietti si è registrato un “turnover limitato” per colpa dei “mancati concorsi”.

Oggi, però, lo scenario politico ed economico è diverso. Si sbloccano alcuni concorsi, c’è più spazio nella Pubblica amministrazione, bisogna crearne di più favorendo in qualche modo il pensionamento degli ultrasessantenni con soluzioni flessibili. “Anche grazie alla flessibilità pensionistica – ha sottolineato il segretario confederale della Uil - si aprono opportunità importanti per molti giovani”. Più ultrasessantenni vanno in pensione, infatti, più aumentano le possibilità occupazionali per i giovani sia nella Pubblica amministrazione sia nelle aziende private. “La Uil invita nuovamente il Governo – ha concluso Proietti - ad aprire un confronto con i sindacati per trovare soluzioni utili ai lavoratori e al Paese".