Chi non possiede il Certificato Verde corre il concreto rischio di non percepire più il Reddito di Cittadinanza. A comunicarlo è il Ministero del Lavoro attraverso una nota esplicativa, nella quale viene chiarito che l'obbligo si estende non solo ai lavoratori ma anche a coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, attività di formazione o volontariato.
Una misura che riguarda quindi anche i percettori del sussidio, che sono tenuti a esporre il Green Pass per non essere considerati assenti ingiustificati ed evitare la decadenza del RdC.
La nota del Ministero del Lavoro
A fare luce sulle disposizioni in materia di Reddito di Cittadinanza e Green Pass è stato lo stesso Ministero del Lavoro.
L'Ente, attraverso la nota numero 8526/2021, ha chiarito che i beneficiari "tenuti per espressa previsione normativa a participare ai PUC – Progetti utili alla Collettività – a titolarità dei Comuni" devono, al pari di qualsiasi lavoratore, "possedere ed esibire su richiesta la certificazione verde".
In caso contrario, continua la nota, gli stessi saranno considerati assenti ingiustificati "fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza", con tutte le conseguenze che ne derivano.
Proprio come per i dipendenti pubblici, dunque, anche per i percettori di Reddito l'obbligo appare appena velato. Ma, concretamente, cambia poco: la mancata erogazione dello stipendio per i primi, la decadenza del sussidio per i secondi.
L'obbligo non risulta esteso a coloro che possono dimostrare, tramite apposita certificazione medica stilata secondo i criteri indicati dal Ministero, di essere esonerati dalla campagna vaccinale.
Le stesse regole, ma con possibilità di rotazione
Per il Ministero, la questione è semplice: le attività a cui sono chiamati i percettori di RdC vengono svolte presso istituti scolastici, uffici comunali o strutture pubbliche. Luoghi in cui l'obbligo del Pass vige già dal 15 ottobre e si protrarrà fino al termine dello stato di emergenza, fissato per il 31 dicembre 2021.
L'obbligo di esporre la certificazione diventa quindi prassi per i beneficiari del sussidio convocati per prendere parte a incontri formativi o a svolgere qualsiasi altro tipo di mansione. Non senza eccezioni però. La nota sopra menzionata rilascia all'Ente la facoltà di valutare la collocazione dei singoli presso altri progetti, per i quali non risulta necessario essere in possesso del Green Pass.
Conditio sine qua non, rimane quella di rispettare le norme igieniche e di distanziamento per evitare – o, più verosimilmente, limitare il più possibile – la diffusione del virus Sars-Cov 2.