La tematica delle Pensioni e le proposte per uscire in anticipo dal mondo del lavoro sono gli argomenti più discussi in questo periodo dal mondo della scuola e tra i sindacati di categoria in generale.

Pensioni, Anief: 'occorre il riscatto gratuito della laurea, unico strumento per scongiurare la Legge Fornero'

In queste ore giunge da Anief una proposta davvero sensata per scongiurare il ritorno della Legge Fornero. Ne ha parlato Marcello Pacifico, Presidente Anief, spiegando che attraverso il riscatto gratuito della laurea si potrebbe aggirare il ritorno della Legga Fornero.

Le sue richieste riguardano ovviamente tutto il personale della scuola. Andare in pensione in largo anticipo rispetto agli attuali 67 anni o 42 anni di contribuzione potrebbe diventare più facile. Le aspettative di Pacifico riguardano l'apertura di una 'finestra' ad hoc da parte del governo futuro per tutti i lavorati del comparto istruzione e ricerca.

Pensioni, anticipo con il riscatto senza nessun onere della propria laurea

Un accorato appello rivolto al prossimo governo giunge da Marcello Pacifico, Presidente Anief, affinché tutti i lavoratori della scuola vadano in pensione anticipatamente, senza attendere l’età anagrafica di 67 anni o i 42 anni di anzianità contributiva così come prevede la Legge Fornero, attualmente vigente.

Marcello Pacifico chiede alle forze politiche tutt’ora impegnate nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre di intervenire tempestivamente al fine di scongiurare il ritorno in auge dell'attuale riforma pensionistica voluta dall’allora ex ministra del governo Monti, Elsa Fornero.

Il confronto con l’età pensionabile degli altri Paesi europei

L’intervento chiesto da Pacifico tiene conto del fatto che in tutti Paesi dell’area Ocde l’età media del personale della scuola che va in pensione è pari a 63 anni; per questo motivo – spiega il Presidente Anief - diventa davvero intollerabile pensare che nel nostro Paese questa media sale di 3 anni, attestandosi a 67 anni.

Occorre ricordare – aggiunge Pacifico - che l’attività dell’insegnamento è quella del pubblico impiego con il tasso più elevato di burnout. Per questo motivo occorre una ‘finestra’ per il personale scolastico che dia a questo la possibilità di uscita in anticipo dal mondo del lavoro. Se guardiamo poi alle tantissime patologie invalidanti che derivano strettamente dallo stress da lavoro degli insegnanti e del personale di segreteria, diventa paradossale che si rimanga in servizio fino a 67 anni.

La laurea riconosciuta dallo Stato come forma di contribuzione gratuita

Tenuto conto, dunque, che per prestare il proprio lavoro nella pubblica amministrazione oramai la maggior parte del personale ha svolto una carriera universitaria, la stessa dovrebbe essere automaticamente riconosciuta dallo Stato come una forma di contribuzione gratuita. Dello stesso parere Pasquale Tridico, attuale Presidente Inps, il quale ha chiesto in più occasioni di porre in essere una norma per questa importante iniziativa di natura previdenziale.