Il Lecce è secondo in classifica, ma nel Salento la contestazione contro il tecnico Padalino è durissima. Anche ieri, nel corso del match contro la Juve Stabia, i cori contro il mister foggiano sono stati molto duri e si è creata una situazione molto tesa. Il tecnico foggiano è stato contestato per diversi motivi: scelte tecniche non condivise, eccessiva lentezza del gioco diventato ormai prevedibile (Cosenza docet), preparazione completamente errata della gara decisiva di Foggia, dichiarazioni ed atteggiamenti post- Foggia molto discutibili, eccetera.
Anche ieri il copione è stato lo stesso: "Padalino vattene" intonato non soltanto dalla Curva Nord ma anche da altri settori dello stadio.
In tanti sognano il ritorno di Serse Cosmi sulla panchina giallorossa. Sui social network il nome dell'ex allenatore leccese rimbalza in continuazione. Cosmi ha un grande legame con la tifoseria giallorossa, nonostante la retrocessione del Lecce con lui alla guida. I tifosi salentini apprezzarono i modi di fare del mister, uomo di spogliatoio che riesce a gestire le pressioni ed a Lecce lo ha dimostrato. Però Cosmi, anche se attualmente è libero, non può allenare, in quanto ha già allenato un'altra squadra (il Trapani) in questo anno sportivo. Quindi, tutte le chiacchiere attorno all'ex mister del Trapani sono inutili e aggiungono soltanto tensione ad una situazione di per sè non facile.
La società dà fiducia a Padalino
Indipendentemente dall'impossibilità di Cosmi di allenare, la società giallorossa non ha mai contattato altri allenatori, neanche dopo la sconfitta di Foggia, cioè in uno dei momenti più delicati finora della stagione calcistica leccese. Questo perchè i massimi dirigenti della società leccese hanno voluto dare fiducia all'allenatore Pasquale Padalino sempre, senza metterlo mai in discussione.
Dunque, la spaccatura tra la tifoseria e l'allenatore giallorosso è destinata a rimanere e al momento non sembrano esserci possibilità di tregua. Tutte le idee di eventuali sostituti (Cosmi su tutti), avanzate dai tifosi, sono destinate a rimanere deluse.