A Milano scattal’allarme sushi” sono tante le persone che, dopo aver cenato presso alcuni ristoranti, hanno accusatomalori e sono finiteal pronto soccorso.Ne sanno abbastanza gli ospedali milanesiche nell’ultimo periodo hanno dovuto ricoverare diversi pazienti per intossicazione alimentare dovuta alla mal conservazione soprattutto di tonno e pesce azzurro.

Questi tipi di pesce vengono principalmente utilizzati nelle cucine dei ristoranti all you can eate serviti sotto forma di sushi. I sintomi con i quali i pazienti si presentano al pronto soccorso solitamente sono mal di testa, rossore della pelle e rischio di soffocamento per edema della glottide.

Dopo i numerosi casi, per la maggior parte incentrati nella zona diMilano, l’Ats (l’agenzia per la tutela della salute) sta informando i cittadini riguardo i pericoli che potrebbero riscontrare mangiando in alcuni ristoranti cinesi o giapponesi non certificati. Simonetta Fracchi, direttrice dell’azienda sanitaria, spiega:"Il sempre maggior consumo di pesce, crudo soprattutto, espone a rischi alimentari che un tempo erano marginali". Molti ristoranti di Milano, quindi, sono stati chiusi per la mal conservazione di tonno ed altri tipi di pesce; le indagini dei Nas infatti sono partite subito dopo diversi casi di intossicazione alimentare per pazienti che avevano cenato simultaneamente in questi locali.

Intossicazione alimentare: rischi e diagnosi

Le cifre sono molto chiare: solo nell’anno 2016 ci sono stati 45 casi di intossicazione alimentare per pesce mal conservato. Proprio per evitare un incremento di queste cifre le autorità stanno eseguendo controlli a tappeto presso tutti i ristoranti dove ci sono state segnalazioni di intossicazione.

Tra i pesci a rischio, sono coinvolte maggiormente le specie ittiche, che presentano elevati livelli di staminache non vengono ridotti con la cottura. La diagnosi si basa sia sulla sintomatologia, sia sul coinvolgimento di più persone che hanno ingerito lo stesso alimento o hanno consumato un pasto all’interno dello stesso ristorante; ovviamente la corretta diagnosi può essere raggiunta solo tramite analisi specifiche di laboratorio.