Sono sette i protagonisti della mostra "Camera chiara", promossa dalla Constantini Art Gallery di Milano, visitabile sino al 12 novembre nella sede di via Crema 8.

Il progetto che accomuna gli artisti

Artisti che hanno utilizzato la fotografia percominciare a sviluppare le proprie ricerche, ritrovandosi attorno a un progetto che li vede insieme nella pre e post produzione, in quanto la loro scelta stilistica sta tutta dentro l'estetica di ognuno di essi. Se, poi, cerchiamo di scoprire il perchè del titolo scelto, scopriamo che la camera chiara era ciò che serviva per disegnare meticolosamente i particolari di ogni scena, facendo in modo che a proiettare il tutto fosse un prisma.

Si trattava sostanzialmente di uno strumento in auge nel 1800, precursore del moderno Personal Computer che oggi dà modo ai creativi di plasmare qualunqueimmagine si desideri.

Il passaggio dalla pellicola al digitale

Grazie, infatti, all'era digitale la fotografia si è del tuttoevoluta, cambiando veste e abbandonandole pellicole e i componenti chimici che consentivano di sviluppare e fissare le immagini sulla carta. Una triste realtà, un brusco risveglio per inostalgici di quellamagia che si creava all'interno di ogni camera oscura.

"Camera chiara" vuole offrire il punto di vista di questi artisti, i cui soggetti e i contesti entro cui si sono mossi sono certamente differenti l'uno dall'altro, ma hanno in comune sempre e comunque la voglia di leggere, analizzare e dare libero sfogo alla fantasia.

Questo, al fine diarrivare a superare e in un certo senso elevare i tanti meccanismi mentali e i pregiudiziche troppo spesso non consentono di comprendere pienamente ciò che ci sta attorno.

A partecipare a questo interessante progetto, che guarda all'oggi non dimenticando ciò che ci sta alle spalle, sono: Gohar Vashti, Me Nè, Aqua Aura, Nicolò Quirico, Giacomo Costa, Sandy Skoglund e Jalal Sepehr. La mostra si può visitare dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, tranne il lunedì mattina e i festivi.