Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prosegue nella sua personalissima e serrata campagna elettorale per il Sì al referendum costituzionale. La domenica mattina l’ha passata a Classe Dem, la due giorni di formazione dedicata ai giovani Democratici in corso di svolgimento a Roma. Intanto, il fronte del No non sta certo a guardare il one man show del premier e organizza iniziative e convegni in tutta Italia. Ieri è stato il turno di Sinistra Italiana aprire la campagna stavoltaNO a Firenze. Per l’occasione si è rifatto vivo pure il leader Nichi Vendola, fresco di paternità surrogata.
Un altro mattone nel muro che dovrebbe arginare il referendum renziano provano a metterlo i due direttori del Fatto Quotidiano (uno ex e l’altro in carica) Antonio Padellaro e Marco Travaglio che, dalle colonne del quotidiano hanno lanciato l’idea di una Woodstock del No piena di vip della cultura e dello spettacolo. Tra i primi a rispondere all’appello il noto rapper J-Ax.
Una nuova Woodstock
L’idea illuminante di riunire su un palco molti personaggi famosi per sensibilizzare gli italiani sulle ragioni del No al referendum costituzionale è venuta sabato scorso al giornalista Antonio Padellaro, autore di una lettera aperta al suo direttore Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano, giornale di punta del fronte del No.
Padellaro si dice pessimista sull’esito della consultazione a causa della “potenza di fuoco che Renzi si appresta a scatenare” occupando “la tv a reti unificate” e “promettendo qualsiasi cosa” come un “Babbo Natale” giunto in anticipo. Timoroso che “il No abbia già fatto il pieno” di consensi, l’ex direttore di Unità e Fatto si rivolge pubblicamente a Travaglio esortandolo ad organizzare “una grande manifestazione popolare con tutti quelli che ci stanno”.
Insomma, una sorta di “Woodstock del No con dentro tutta la musica e le parole di cui siamo capaci”. Parole che hanno subito suscitato l’entusiasta assenso del giornalista arcinemico di Renzi.
J-Ax e Guzzanti al posto di Hendrix e Joplin
All’appello del Fatto hanno risposto immediatamente alcuni personaggi più o meno famosi, da tempo gravitanti nell’orbita dell’opposizione al berlusconismo-renzismo, e altri se ne aggiungeranno presto.
Certo, sarà praticamente impossibile ricreare quella magica atmosfera di Bethel, la località dello stato di New York dove, dal 15 al 18 agosto del 1969 si svolse il festival di Woodstock, la manifestazione che rappresentò l’apice della cultura hippie e a cui partecipò il gotha della musica del tempo.
Al posto del leggendario Jimi Hendrix ci sarà il rapper antiproibizionista J-Ax che, senza smentirsi, dichiara che “c’è un solo modo per farsi ascoltare da chi si nasconde così in alto: fare casino con la musica e l’allegria”. Assente per ovvi motivi anche Janis Joplin, i fan del No al referendum dovranno accontentarsi della attrice comica Sabina Guzzanti, pronta a partecipare per “difendere la nostra Costituzione”.
Tra i favorevoli all’iniziativa di una nuova Woodstock anche gli attori Monica Guerritore, Sabrina Ferilli e Moni Ovadia, la giornalista Sandra Bonsanti, il membro del cda Rai Carlo Freccero e l’eterno conduttore di Striscia la notizia Enzo Iacchetti.