La rinomata Columbus Clinic Center di Milano può vantare di avere la prima clinica robotica d'Italia. Nelle sale operatorie hanno fatto il loro ingresso tre robot del tutto speciali. Si tratta del Da Vinci, uno strumento impiegato in numerosissime specialità che richiedono, in particolar modo, la mini-invasività; il Mazor Renaissance, adoperato nella chirurgia spinale e per ultimo, ma non come importanza, il Mako, che trova posto nella specializzazione della chirurgia protesica ortopedica.

I tre sistemi robotici, della Columbus Clinic Center di Milano, risultano essere complementari tra di loro.

  • Il da Vinci è infatti l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva e consente di raggiungere risultati oncologici e funzionali minimizzando però l’impatto della chirurgia e facilitando la ripresa post operatoria. Il sistema robotico Da Vinci consente al chirurgo di controllare, per mezzo di una console, strumenti di altissima precisione collocati all’interno dell’addome.

I movimenti del chirurgo vengono riprodotti all’interno della zona da operare molto più precisamente e viene eliminato anche il naturale tremore delle mani dell'operatore.

  • Effettuare un intervento, utilizzando la tecnica robotica, diminuisce notevolmente i rischi relativi alla chirurgia classica e dona inoltre numerosi benefici al paziente:

    • Ridotta ospedalizzazione
    • Marginale dolore post-operatorio
    • Inferiore pericolo di infezioni
    • Minor sanguinamento
    • Inferiore bisogno di trasfusioni
    • Più rapido guadagno della possibilità di tornare alle attività quotidiane
    • Migliore esito estetico

    Il grado di compiacimento dei pazienti finora sottoposti a questo tipo di interventi chirurgici, con tecnica robotizzata, è risultato decisamente cospicuo.

  • Il Mazor Renaissance, invece, guida la mano del chirurgo orientando e limitando gli strumenti chirurgici sulle traiettorie prefissate precedentemente in 3D. Ma non solo, il robot fa diminuire il lungo tempo di esposizione del paziente e del personale alle radiazioni impiegate nella concretizzazione delle normali tecniche chirurgiche spinali. Quantomeno per il momento, il robot chirurgo non ha la capacità di prendere decisioni in autonomia ma si trova sotto la guida, a distanza, di un 'vero' chirurgo. Le agevolazione derivanti dall’impiegare il robot chirurgico sono diverse: non provoca le solite cicatrici estese e permette una guarigione post-operatoria più veloce. Le sue fondamentali branche di applicazione sono l’urologia, la chirurgia generale, la cardiochirurgia e, non per ultima, la ginecologia.
  • Il Mako, infine, permette di proiettare sul ricoverato ciò che il chirurgo ha prestabilito con asso precisione sul software, annichilendo, quindi, anche l'eventualità di pecca manuale nell’impianto della protesi.