Una notizia a dir poco singolare, riportata in primis dalla Questura di Milano, diffusa poi da Milano Today e rilanciata da diversi blog magazine e varie testate giornalistiche, sta catturando in queste ore l'attenzione degli utenti del web, soprattutto sui social.

Il protagonista della vicenda è un giovane egiziano, di soli 20 anni, che, sempre stando a quanto riportato sulle pagine di Milano Today, sarebbe già noto alle forze dell'ordine del capoluogo lombardo. Il ragazzo si sarebbe introdotto ieri, 6 gennaio 2020, all'interno della chiesa della parrocchia milanese Beata Vergine Immacolata e Sant'Antonio, situata in Viale Corsica, mentre si stavano svolgendo le celebrazioni religiose per l'Epifania, ed avrebbe bestemmiato ad alta voce davanti a tutti i fedeli.

La bestemmia e gli insulti ai fedeli durante la funzione religiosa

Il giovane si sarebbe subito diretto verso l'altare, una volta salito sul pulpito, nonostante la presenza del parroco che stava celebrando la funzione religiosa, avrebbe preso ad insultare i fedeli, definendoli più volti come 'figli di t....', invitandoli poi ad andare a quel paese. Successivamente, sempre stando a quanto riferito dalla Questura e riportato da varie testate giornalistiche nazionali, avrebbe urlato a squarciagola una bestemmia. Il tutto ha ovviamente indignato i presenti.

I fatti si sarebbero verificati attorno alle ore 18:00, immediate le richieste di intervento inoltrate alle forze dell'ordine da parte dei presenti, i quali avrebbero descritto il ragazzo come un 'soggetto molesto'.

Altrettanto istantaneo è stato l'intervento degli agenti di Via Fatebenefratelli, che hanno provveduto a fermare il ragazzo.

Quest'ultimo avrebbe però fatto resistenza, motivo per cui sarebbe scattato l'arresto nei suoi confronti. Il ragazzo sarebbe stato inoltre trovato in possesso di un piccolo quantitativo di sostanze stupefacenti, situazione che gli costerà, oltre alla resistenza a pubblico ufficiale, un'ulteriore capo d'incriminazione per detenzione di stupefacenti al fine di spaccio.

La legge italiana prevede pene amministrative per chi bestemmia, possono variare dai 51 ai 309 euro

Ma le grane legali per il giovane non finiscono qui: il 20enne dovrà inoltre pagare una vera e propria multa per aver bestemmiato in chiesa, pari a 102 euro.

La legge italiana infatti, con l'articolo 724 del codice penale (la sanzione, attualmente amministrativa, è stata depenalizzata nel 1999), stabilisce infatti che chiunque 'Bestemmia in pubblico, con invettive o vocaboli oltraggiosi, contro la Divinità' debba essere punito con una sanzione amministrativa, il cui importo può variare da un minimo di 51 euro fino ad un massimo di 309 euro.