Pubblicato il 6° Rapporto Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane. Il rapporto è stato redatto sotto il patrocinio del Ministero dell’ambiente e grazie alla collaborazione di Bicincittà e FIT Consulting. Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

Quest’anno al primo posto nella graduatoria finale si è piazzata Torino, sul podio ideale Brescia e Parma, seguite da Milano e Bologna. Roma occupa “solamente” la ventiseiesima posizione.

Prima città del Sud è Napoli (21° posto). Le più “insostenibili” sono risultate essere nell’ordine Reggio Calabria, Catanzaro e L’Aquila.

La prima posizione di Torino nella graduatoria è dovuta all’efficienza del suo servizio di trasporto pubblico, alla presenza di servizi di bike e car sharing fra i meglio organizzati d’Italia, ad una quota di auto a basso impatto ambientale che è fra le più alte della penisola, ad un tasso di incidentalità e mortalità stradale fra i più contenuti. Unica nota dolente per il capoluogo piemontese resta il livello di inquinamento atmosferico che non rientra ancora all’interno dei limiti ottimali.

Vediamo nel dettaglio quali sono le città più o meno virtuose in base ai diversi indicatori utilizzati dalla statistica.

Per quanto attiene al servizio di bike sharing le più virtuose sono risultate Torino (oltre 14 mila utenti e 540 biciclette), Milano (circa 13 mila utenti e 1800 biciclette) e Brescia (oltre 8 mila utenti e 259 biciclette). Quanto al car sharing si è registrato un aumento globale delle utenze superiore al 16% e un incremento del parco auto del 12.4%.

La più virtuosa in tal senso è Milano (circa 4500 utenti), seguita da Venezia (circa 3500 utenti) e Torino (2600 utenti). L’indicatore relativo al trasporto pubblico premia Milano e Cagliari, fra le prime posizioni si confermano Venezia e Torino.

Il tasso di motorizzazione (numero di automobili per popolazione residente) rimane sostanzialmente stabile e livellato verso l’alto: L’Aquila, Latina e Catania sono le città con il livello di motorizzazione più alto, anche se per numero di automobili in testa c’è Napoli, seguita da Torino e Milano.

Le auto più inquinanti circolano a Napoli, il maggior numero di euro 4 e 5 sono ad Aosta, Trento e Firenze, le ancora poche euro 6 immatricolate sono in prevalenza a Roma. Per le due ruote a motore il tasso di motorizzazione più alto resta quello di Livorno (25.4 ogni 100 abitanti), a seguire Genova (22.6) e Catania (21.7). Le più alte percentuali di veicoli a basso impatto ambientale di pertinenza comunale sono a Forlì (73.2%), Modena (70.8%) e Bologna (62.3%). A Venezia il primato dei parcheggi di interscambio (145 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), mentre a Bologna quello dei parcheggi a pagamento (154 posti ogni 1.000 autovetture circolanti).