Questo inizio di 2015 almeno per quello che riguarda il settore automobilistico si sta caratterizzando per una gran confusione relativamente parlando del Bollo sulle auto storiche. Infatti se fino allo scorso anno le auto con almeno 20 anni di carriera venivano esentate totalmente dal bollo da quest'anno le cose sono cambiate. Infatti adesso la legge prevede che il Bollo vada pagato anche per le auto che hanno dai 20 ai 30 anni mentre viceversa l'esenzione viene confermata per le auto che hanno dai 30 anni in su. Questo ovviamente ha creato grande confusione oltre alle ovvie proteste delle associazioni di categoria che hanno parlato di vero e proprio salasso e di tutte le perdite per il settore che tale decisioni provocherà certamente.
Infatti i primi effetti negativi di tale riforma si stanno già registrando almeno secondo quanto dicono gli addetti ai lavori.
A creare ancora più confusione nelle ultime settimane ci stanno pensando le stesse regioni. Questo in quanto tocca a loro decidere se applicare o meno l'esenzione che era in vigore fino allo scorso anno, però a a quanto pare tale situazione sta creando una grande incertezza. Infatti sebbene la scadenza per il pagamento del bollo sia vicina, visto che il termine è stato stabilito per giorno 31 gennaio, vi è una grande moltitudine di automobilisti, circa 3,5 milioni di possessori di auto storiche, che non ha ancora ben capito se il bollo lo debba pagare o no.
Infatti al momento vi sono regioni che intendono applicare la legge nazionale e dunque far pagare il bollo, altre invece che intendono avvalersi della propria autonomia e scongiurare così questo ennesimo balzello per i contribuenti.
Infine vi sono anche quelle che stanno nel mezzo e sono ancora indecise se far valere anche per quest'anno l'esenzione oppure procedere alla richiesta di pagamento. La confusione è destinata a durare a lungo e infatti c'è già chi inizia a parlare di una nuova legge nazionale che verrà fatta appositamente per risolvere tale situazione. Essa però secondo indiscrezioni dei soliti bene informati non vedrà la luce prima di marzo 2015.