Continua in Italia il caos per quanto concerne la questione relativa al bollo delle auto storiche. Ricordiamo infatti che in virtù di una norma inserita dal governo nell'ultima legge di stabilità approvata in dicembre da quest'anno anche le auto che hanno da 20 a 29 anni di età che fino all'anno scorso erano esentate da tale imposta, pagheranno il bollo. La questione ha sollevato moltissime critiche e proteste dalle associazioni di categoria che hanno lamentato un danno davvero cospicuo. Si parla infatti di oltre 2 miliardi di euro di perdite a fronte di un incremento per le casse dello Stato davvero irrisorio.

Questo ha portato una gran confusione in quanto le regioni che sono coloro che poi dovrebbero applicare nella pratica la nuova normativa hanno recepito le proteste delle associazioni di categoria e dunque alcune hanno deciso di non ascoltare il consiglio del governo e mantenere l'esenzione. Altre ancora invece hanno deciso di recepire la normativa dello Stato centrale e pertanto si preparano a breve a ricevere il pagamento del bollo da parte di chi fino allo scorso anno ne era esentato. La situazione è parecchio ingarbugliata e ogni giorno che passa non mancano i colpi di scena.

In Piemonte la scadenza del bollo è stata portata al 28 febbraio in modo di decidere con più calma su cosa fare.

La Liguria invece che in un primo momento aveva deciso di adeguarsi a quanto chiesto dal governo adesso ha deciso di tornare sui suoi passi e chiedere allo Stato la marcia indietro sul provvedimento. In Lombardia la regione ha deciso di mantenere l'esenzione visto e considerato che questa è una decisione che norme alla mano spetta alle stesse regioni in quanto la normativa del governo può essere considerata a quanto pare come un vero e proprio consiglio.

Anche se in realtà non tutti la pensano esattamente in questa maniera. Ad esempio anche l'Asi che sarebbe l'Automoto club storico italiano è fortemente contrario al provvedimento ma ritiene che non basti l'intervento delle singole regioni ma ci voglia una decisa marcia indietro del Governo. Si attendono a breve ulteriori novità in merito alla spinosa questione.