Il bollo sulle auto storiche sicuramente rappresenta al momento una delle questioni più spinose di questo 2015 italiano. Infatti in seguito alla normativa inserita dal governo nell'ultima legge di stabilità, approvata lo scorso mese di dicembre, è venuta meno l'esenzione dal bollo per le auto di età compresa tra 20 e 29 anni. L'esenzione che rimane per le auto con più di 30 anni, era una sorta di incentivo a tutti coloro che sono possessori di auto di interesse storico. Chiaramente il provvedimento ha sollevato le critiche dei rappresentanti della categoria interessata.

I quali lamentano che il venir meno dell'esenzione distrugge il settore causando danni per svariati miliardi di euro.

Questo causerà anche la perdita di posti di lavoro fra coloro che vivono del restauro di questi cimeli storici. Molti saranno infatti coloro che in seguito a tale provvedimento decideranno di rottamare la propria auto. Poiché l'applicazione del bollo è una disciplina regionale spetta alle regione far pagare in concreto questa tassa. Ed ecco allora che a differenza del governo che si è mostrato finora sordo alle richieste degli automobilisti, molte regioni hanno raccolto tali critiche. Ed infatti vi sono parecchie di esse che hanno già manifestato apertamente l'intenzione di non seguire il consiglio del Governo e quindi di non far pagare il bollo nemmeno per il 2015.

Veneto, Lombardia, Campania, Liguria, Piemonte sono solo alcune delle regioni che hanno deciso in un modo o nell'altro di mantenere in tutto o in parte l'esenzione anche per il 2015. Questa situazione ha creato una gran confusione negli automobilisti, molti dei quali ancora oggi non sanno se devono pagare o meno. Questo nonostante i termini per il pagamento senza sanzioni si siano già chiusi il 31 gennaio.

Proprio per questo motivo qualche giorno fa alcuni deputati di Scelta Civica hanno portato la questione alla Camera. Iniziano a girare le prime voci secondo cui il Governo per mettere fine al caos e in attesa di creare una legge unica, starebbe pensando di prorogare l'esenzione fino al 30 giugno 2015.