Arrivano ulteriori novità riguardo alla spinosa questione relativa al pagamento del bollo per le auto storiche di età compresa tra 20 e i 29 anni. Infatti il governo con l'ultima legge di stabilità, approvata lo scorso mese di dicembre, aveva deciso di far venire meno l'esenzione dal pagamento del bollo, che fino allo scorso anno interessava i proprietari di questa categoria di auto. Questo provvedimento tuttavia ha subito scatenato la reazione dei rappresentanti delle categorie interessate. Essi infatti hanno espresso tutto il loro malcontento evidenziando come nei fatti questo provvedimento finisca per distruggere il settore, con perdite calcolate in alcuni miliardi di euro.
Secondo gli stessi ciò causerà anche la probabile perdita di posti di lavoro, dovuta al fatto che numerosi proprietari stanno pensando di rottamare le proprie auto, il cui mantenimento è divenuto troppo costoso. In questa maniera chiaramente va in sofferenza il settore di tutti coloro vivono del restauro delle auto d'epoca, quali ad esempio carrozzieri, meccanici e piccoli artigiani. Questo malcontento è stato recepito da molte regioni che dunque fino a questo momento hanno deciso di contraddire quanto deciso dal governo e di continuare a mantenere l'esenzione. Ad esempio così intendono fare Veneto, Lombardia, Campania, Liguria, Emilia Romagna etc. La situazione sta creando un vero e proprio caos con grande disparità di trattamento dei cittadini a cui in teoria dovrebbero essere applicate leggi uguali su tutto il territorio.
Proprio per questo motivo negli ultimi giorni occorre registrare che il governo pare deciso a riappropriarsi della delicata questione. Infatti qualche giorno fa sarebbe giunto in seguito ad un'interrogazione parlamentare di alcuni deputati, un chiarimento da parte del Ministero dell'Economia. In esso viene ribadito che per il 2015 l'esenzione dal pagamento per il bollo sulle auto storiche di età tra i 20 e i 29 anni viene meno.
Inoltre sempre nello stesso chiarimento viene specificato anche che questa tassa automobilistica è un tributo regionale derivato. Quindi in quanto tale esso non può essere applicato a discrezione delle Regioni come sta avvenendo adesso. Ci si chiede a questo punto se tale chiarimento metterà fine alla vicenda oppure no.