Tempi di bilancio in casa FIAT Chrysler Automobiles. Questo quando abbiamo oltrepassato la metà di questo 2015. Il bilancio di FCA sicuramente farà felice il numero uno del gruppo italo americano, l'amministratore delegato Sergio Marchionne. Questo in quanto si tratta di un bilancio sicuramente molto positivo. I dati relativi alle immatricolazioni delle case automobilistiche facenti parte di FCA mettono in evidenza come il gruppo cresca in Europa e voli negli Stati Uniti. Molto bene la produzione negli stabilimenti italiani. A Melfi infatti si lavora a pieno ritmo grazie al grande successo ottenuto da Jeep Renegade e Fiat 500X.

A Melfi e Cassino produzione a pieno ritmo grazie alle nuove vetture

Le cose vanno bene anche a Cassino, dove negli stabilimenti Alfa Romeo tutto è pronto per l'inizio della produzione della berlina di segmento 'D' Alfa Romeo Giulia. La produzione della nuova automobile infattidovrebbe iniziare nel prossimo mese di novembre. La nuova berlina del Biscione dovrebbe rappresentare il nuovo volto di Alfa Romeo, marchio chiamato ad un deciso rilancio dopo anni difficili. Anni caratterizzati da un evidente crollo nelle immatricolazioni. La Giulia è solo l'antipasto di quella che si prospetta come una vera e propria rivoluzione, che porterà 8 nuovi modelli entro il 2018. Si tratterà di vetture di altissimo livello tutte di categoria Premium.

Cattive notizie dal mercato brasiliano e da Maserati

Tuttavia non mancano in casa FCA anche le brutte notizie. Ad esempio molto male ha fatto ai vertici di Fca il calo delle immatricolazioni registrato nel mercato brasiliano. Un mercato considerato da sempre strategico per lo sviluppo del gruppo italo americano. Altra cattiva notizia il freno allo sviluppo di Maserati.

La storica casa automobilistica italiana in un primo momento sembrava essersi ripresa, ma adesso nuovamente le vendite sono date in calo. Si spera che il trend possa essere cambiato con l'uscita del nuovo Suv Levante. Globalmente comunque Fca è in piena salute come dimostra la crescita del giro d'affari pari al 22% e un incremento dei profitti pari al 75%.