Arrivano interessanti retroscena da Alfa Romeo per quanto riguarda la nascita della nuova berlina di segmento "D" Alfa Romeo Giulia. Infatti secondo quanto trapela da fonti interne a FIAT Chrysler Automobiles, al progetto 'Giulia' si lavorava da circa 5 anni. Diversi sono stati i tentativi realizzati dall'equipe di tecnici prima di arrivare al modello definitivo. Si trattava di disegni della nuova Giulia che non soddisfacevano il numero uno di FCA Sergio Marchionne e che quindi venivano prontamente bocciati. Solo negli ultimi 22 mesi, con l'intervento del team designer guidato e diretto da Marco Tencone con la supervisione di Lorenzo Ramaciotti, si è arrivati a quello che poi sarebbe stato il modello definitivo.

Modello mostrato ufficialmente lo scorso 24 giugno ad Arese, presso il museo 'Macchina del tempo' nella sua versione più sportiva 'Quadrifoglio verde'.

L'obiettivo era creare l'auto giusta per sfidare Audi, Bmw e Mercedes

Il motivo delle continue bocciature da parte di Marchionne, trovava fondamento nel fatto che il numero uno di FCA era conscio dell'importanza di realizzare l'automobile perfetta. Questo per consentire ad Alfa Romeo di poter dire la sua nel segmento premium del mercato auto, sfidando le vetture rivali delle case automobilistiche tedesche. Insomma la Giulia doveva essere quantomeno all'altezza delle proposte di Audi, Bmw e Mercedes, che da decenni dominano il settore. Quello che voleva Marchionne era una vettura che facesse venire meno in un sol colpo quel senso di incompiutezza che aveva caratterizzato Alfa Romeo nel corso dell'ultimo decennio.

Marchionne ottimista sul rilancio di Alfa Romeo grazie alla forza finanziaria derivata dalla fusione con Chrysler

L'amministratore delegato di FCA si dice adesso soddisfatto del lavoro fatto e convinto che la nuova Giulia sia una vettura all'altezza delle aspettative, che permetterà alla storica casa del Biscione di riprendersi il posto che le spetta di diritto tra le grandi case automobilistiche del mondo. Questo grazie alla forza finanziaria che la fusione con Chrysler ha garantito algruppo Fiat. Forza che permetterà a FCA di poter rilanciare Alfa Romeo come si deve con altre 7 vetture da qui al 2018.