Alfa Romeo e FIAT si apprestano a vivere un periodo da sicure protagoniste. Le due gloriose case automobilistiche italiane infatti si trovano un momento molto importante della propria storia, grazie alle molte novità che presto caratterizzeranno la loro gamma di vetture. Alfa Romeo del resto, al pari di Maserati, è impegnata in un vero e proprio rilancio. Questo con l'obiettivo delle 400 mila immatricolazioni annue, da raggiungere entro il 2018. Per fare questo usciranno 8 nuove vetture, tutte di categoria Premium. La prima del lotto è stata la nuova berlina Alfa Romeo Giulia, a cui seguiranno altre 7 veicoli da qui al 2018.

Tra queste, grandi attese per i primi due Suv di Alfa Romeo, ma anche per una nuova ammiraglia e per quella che da tutti viene definita come l'erede della Giulietta, che comunque non arriverà prima della fine del 2018.

Occhio alla gamma Fiat 500

Anche in Fiat le novità sono tante; già a partire dal prossimo Salone auto di Francoforte infatti verrà mostrato al mondo intero il restyling della Fiat 500. La prima casa automobilistica italiana per numero di vendite, punta molto sulla gamma 500 ed in fatti oltre al restyling della capostipite, fari puntati sul crossoverFiat 500X, che presto vedrà uscire anche la sua versione Abarth, le cui foto spia sono state catturate nelle scorse settimane e pubblicate sul web per la gioia dei numerosi appassionati della casa automobilistica dello scorpione.

Grandi attenzioni vengono riservate anche alla Fiat 124 spider che, secondo le ultime indiscrezioni, verrà presentata in novembre a Los Angeles.

Le altre novità

Questo senza dimenticare il cosiddetto progetto 'Aegea', dal quale deriverà una berlina, che sarà la sostituta della Bravo dopo anni di vuoto nel segmento di riferimento, per la quale potrebbe anche essere speso il brand 'Panda'.

Notizia che comunque al momento non trova ancora conferme in casa Fiat. Fiat impegnata nel riposizionamento sul mercato voluto fortemente dai vertici di FCA ed in particolare dal numero uno del gruppo Italo americano Sergio Marchionne.