Dal primo gennaio 2016 cambia un'importante norma contenuta nel Codice della Strada. La novità è stata inserita nell'ultima Legge di Stabilità, approvata dal Parlamento italiano negli scorsi giorni. L'articolo modificato è quello relativo alla radiazione per esportazione del veicolo. In poche parole, nel caso di vendita della propria automobile all'estero, il venditore non può radiare l'automobile fino a quando non arriva la conferma della nuova immatricolazione nello Stato Estero. Toccherà dunque all'ex possessore del veicolo dimostrare mediante presentazione degli appositi documenti che la sua ex auto è stata immatricolata in un altro paese.
Il provvedimento sta sollevando polemiche
Ovviamente si tratta di un provvedimento che fin da subito ha sollevato numerose polemiche. Il Segretario nazionale di Unasca Studi, Ottorino Pignoloni,protesta affermando che si tratta di una norma che non esiste in nessun altro paese e che finisce per colpire i meno abbienti, che avendo una vettura molto vecchia potevano venderla più facilmente all'estero, dove questi veicoli in certi paesi hanno ancora mercato. Adesso per Pignoloni diventa tutto più difficile e questo finirà per far aumentare le rottamazioni nel nostro paese. Non tutti però la pensano così, questo provvedimento infatti finisce per suscitare anche pareri positivi. Ada, Aira e Fise Unire, categorie che rispettivamente rappresentano demolitori, riciclatori e imprese recupero, mostrano di gradire il cambio apportato dal mondo politico con la Legge di stabilità.
Occorre valutare i reali effetti
Resta da vedere quelli che saranno i reali effetti che la nuova normativa porterà in concreto nel mondo dei motori per quello che riguarda il nostro paese.Certamente qualche mugugno, come detto, comincia ad arrivare. Si spera che almeno stavolta non finisca come per la questione relativa al bollo sulle auto storiche da 20 a 29 anni, che a più di un anno dalla sua nascita continua a far discutere forze politiche e semplici appassionati. In molti infatti non hanno ancora digerito l'abolizione dell'esenzione, che i possessori di tali vetture avevano fino allo scorso anno.