Il 4 gennaio 2016 anche in Borsa avrà effetto la storica separazione tra il gruppo italo americano FIAT Chrysler Automobiles e la celebre casa automobilistica del cavallino rampante, Ferrari. Quel giorno, dunque, si chiuderà ufficialmente un'epoca, caratterizzata da molti successi e tantissime soddisfazioni. Quel giorno infatti arriverà il debutto in Borsa di Ferrari a Piazza Affari. Giusto quel giorno avverrà anche la conversione dell'80% delle quote di Ferrari che toccherà a chi è già azionista di Fca. Per ogni 10 azioni ordinarie Fiat Chrysler possedute, ad ogni azionista ne verrà attribuita una ordinaria di Ferrari.

Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per quanto riguarda le azioni a voto speciale.

Abile operazione finanziaria di Sergio Marchionne

Sorte diversa toccherà invece alle frazioni di azioni Ferrari che non saranno assegnate. Queste verranno messe in vendita sul mercato e il ricavo netto sarà distribuito tra gli azionisti e possessori in contanti pro rata. Si tratta di un'operazione finanziaria fortemente voluta dal numero uno di Fca, l'amministratore delegato Sergio Marchionne che è stato veramente molto abile nel realizzare questo tipo di operazioni, che certamente porteranno dei vantaggi sia a Fiat che a Ferrari.In questa maniera la celebre casa automobilistica di Maranello potrà crescere ulteriormente e in maniera autonoma, potendo raggiungere livelli forse mai sognati fino ad oggi.

Con i ricavi si finanzia il rilancio di Alfa Romeo?

Ricordiamo infine che azionista di maggioranza di Ferrari rimane la famiglia Agnelli attraverso la Holding Exor, la stessa che controlla anche Fiat Chrysler Automobiles. Questa è considerata dai vertici di Fca un'operazione importantissima alla stregua del rilancio nel mondo dei motori di Alfa Romeo.

Rilancio che in parte sarà finanziato anche dai ricavi derivanti dallo Scorporo di Ferrari da Fca, che serviranno prima di tutto a ridurre il debito del gruppo diretto da Marchionne ma anche a realizzare alcuni dei nuovi modelli previsti nei prossimi anni per Alfa Romeo, Fiat, Jeep e Maserati.