Prime foto spia della nuova FIAT 124 Spider Abarth mostrate da 'Omniauto'. Si tratta di una versione del nuovo veicolo targato Fiat, che suscita grande curiosità in tutti gli appassionati di automobilismo ed in particolare in coloro che apprezzano le vetture della celebre casa automobilistica dello Scorpione. Questo nuova variante della celebre auto verrà presentata nel corso del 2016. Ricordiamo che, a maggio, farà il suo esordio in concessionaria il modello ordinario della spider Fiat,presentato in anteprima a Los Angeles lo scorso mese di novembre.
Qui da noi la versione base arriverà con motore di 140 cavalli, mentre negli Usa la stessa versione avrà 160 cavalli.
Molti più cavalli rispetto al modello normale
Chi cerca maggiore potenza dunque dovrà aspettare l'uscita della Fiat 124 Spider Abarth, che dovrebbe montare un motore 1750 turbo benzina da 200 cavalli. Si tratta di una versione depotenziata del propulsore già visto nella sportiva Alfa Romeo 4C. Le immagini spia pubblicate oggi sul web, mostrano il prototipo di questo nuovo modello, ma camuffato in modo da nasconderne il design. In base a quanto è possibile vedere, questo prototipo mostra 4 terminali di scarico, segnale di un potenziamento del motore come sempre accade con le vetture Abarth, mentre al momento il muletto non presenta alettoni e spoiler, che invece troveranno spazio nel modello definitivo.
Nata in collaborazione con Mazda
La nuova Fiat 124 Spider è nata grazie alla collaborazione tra la principale casa automobilistica italiana e l'azienda automobilistica giapponese Mazda. Questo nuovo modello arriva a 50 anni dall'uscita sul mercato della celebre antenata del 1966, che negli scorsi decenni fece molto bene sul mercato specialmente negli Usa, dove piazzo oltre 200 mila esemplari.
In casa Fiat sperano di poter ripetere lo stesso successo, conquistando in questa maniera nuove fette di mercato in un segmento di nicchia considerato come molto importante e in cui la casa italiana manca ormai da troppo tempo e cioè dai tempo della Fiat Barchetta.
