Le nostre strade sono sempre più affollate da questo genere di automobili, buona è infatti la loro accoglienza da parte del mercato, nel nostro paese ne circolano ormai più di 80.000 con 2.577 nuove immatricolazioni solo nel 2015 (+ 26% rispetto al 2014); un successo commerciale purtroppo non supportato da adeguati criteri costruttivi di sicurezza attiva e passiva: continuano infatti ad esservi seri dubbi e non aiutano certo in tal senso i dati emersi nei recenti crash test eseguiti su quattro diversi modelli.

Dati insufficienti ed allarmanti

Sconcertanti sono i dati che escono fuori dai test eseguiti dall'Euro NCP, su quattro modelli diversi di microcar, Ixam Crossover GTR, Bajaj Qute, Chatenet CH30, Microcar M GO Family: i test consistenti in due prove d'urto, l'una frontale l'altra laterale, contro ostacoli deformabili alla velocità di 50km orari; le prove hanno dato quale esito risultati giudicati ampiamente sotto la sufficienza con la sola E Microcar M GO Family che èriuscita a guadagnare 2 stelle mentre gli altri modelli si sono fermati ad una sola stella.

Insufficienti anche le percentuali di protezione comprese tra il 25% ed il 38% dati che se eseguiti su automobili normali equivarrebbero ad una sonora bocciatura, confermando ancora una volta i limiti di queste piccole autovetture in tema di sicurezza.

Nulla o poco è cambiato rispetto a due anni fa

I test hanno ripetuto analoghe prove effettuate due anni fa dalla stessa Euro NCP 2 dimostrando che poco o nulla è stato fatto nel corso dell'ultimo biennio in termini di sicurezza: si conferma dunque un livello di sicurezza e protezione dei passeggeri molto basso con conseguenti elevati rischi legati alla circolazione di tali veicoli, insomma c'è ancora molto da fare tanto a livello costruttivo dove le singole case produttrici dovrebbero essere chiamate a fare di più in termini di sicurezza considerando anche gli alti costi commerciali di tali autoveicoli, quanto e sopratutto a livello legislativo dove si registra un vero e proprio vuoto nella regolamentazione della circolazione di tali veicoli.

Troppo spesso si è abituati infatti a liquidare le cronache di incidenti che vedono coinvolti microcar con l'inesperienza o l'esuberanza giovanile di chi le guida mentre è del tutto evidente che alla base vi è un problema di legislazioneche dovrebbe imporre criteri maggiormente restrittivi con riferimento alla commerciabilità di tali veicoli.