Manca ormai poco allo sbarco in concessionaria di Alfa Romeo Giulia. Ieri 10 maggio 2016 è stato infatti ufficializzato che la nuova berlina del Biscione arriverà in concessionaria per il primo 'porte aperte' nel week end del 28 e 29 maggio. Si tratterà dunque del primo evento ufficiale in cui in tutte le concessionarie Alfa Romeo italiane sarà mostrata la nuova automobile di classe 'D', con cui la casa di Arese tenta la scalata al segmento premium del mercato auto. Sarà quella dunque per molti alfisti la prima data utile per poter vedere nella propria città la nuova Giulia.

Ieri ricordiamo che Sergio Marchionne ha definito la berlina come la migliore auto prodotta da FIAT Chrysler negli ultimi 12 anni.

Ieri a Balocco test drive per la stampa

Alfa Romeo Giulia, le cui ordinazioni sono iniziate lo scorso 3 maggio, può essere configurata online nel sito ufficiale con l'apposito configuratore che finalmente da qualche giorno è stato inserito per la gioia dei clienti che possono così testarla direttamente da casa. Ieri a Balocco grande festa per i primi test drive della stampa italiana ed estera che ha potuto provare la nuova vettura nelle versioni turbo diesel e Quadrifoglio. La prima provata in strada, la seconda in pista. La grande fluidità di guida è stata evidenziata un po' da tutti come una delle migliori qualità di questo veicolo.

Ricordiamo anche che i prezzi di Giulia partono da 35.500 euro per la turbo diesel da 150 cavalli, la Quadrifoglio invece parte da 79 mila euro, i prezzi del benzina si conosceranno più avanti.

Nel 2017 terzo modello del rilancio

In autunno Alfa Romeo Giulia sbarcherà anche negli Usa, la prima ad arrivare in quel mercato sarà la Quadrifoglio, con prezzi che partiranno da 70 mila dollari, mentre la versione base dovrebbe costare intorno ai 40 mila dollari.

In quel mercato le turbo diesel non saranno proposte. Ieri Marchionne ha pure parlato del fatto che entro fine 2017 arriverà un terzo veicolo per il Biscione. Questo sarà prodotto al pari di Giulia e Stelvio sempre a Cassino. Nelle prossime settimane capiremo probabilmente a quale modello il numero uno di Fiat Chrysler si riferiva.