Arrivano pessime notizie dagli Usa per FIAT Chrysler Automobiles. Secondo alcune indiscrezioni provenienti da 'Automotive news' e riprese da numerose testate giornalistiche importanti, come anche il 'Sole 24 ore', il gruppo diretto dall'amministratore delegato Sergio Marchionne, già a metà del 2015 sarebbe stato al corrente di manipolazioni dei dati di vendita negli Usa, secondo un'indagine interna effettuata all'epoca. Il sospetto era sorto dopo la denuncia di un rivenditore di Chicago, che aveva attaccato il gruppo italo americano accusandolo di alterare i dati di vendita pagando i concessionari e facendo cosi risultare vendite maggiori di quelle reali.

Proprio per questo motivo furono svolte, secondo Automotive news, indagini interne che portarono alla luce questa realtà.

Le ultime rivelazioni di Automotive News

Ovviamente all'epoca, quando il responsabile di Fiat Chrysler negli Usa seppe la verità fece in modo di far cessare quel comportamento che nel paese americano è considerato illegale. La questione è però tornata alla ribalta nelle scorse settimane quando si è saputo che a seguito di questa situazione, FBI e Sec avevano dato il via ad alcune indagini su FCA, con perquisizioni nella sede del gruppo presieduto da John Elkann negli Usa e anche nelle abitazioni di alcuni ex dirigenti e alcuni dipendenti, probabilmente coinvolti nello scandalo.

In quel caso FCA si era difesa affermando che i dati di vendita non vengono misurati tenendo conto delle vetture vendute ai clienti finali dai concessionari, ma in base a quelle spedite alle concessionarie.

Il titolo oggi non crolla in Borsa

Questa indiscrezione tuttavia fa pensare che almeno prima le cose non andassero così.

Al momento da Fiat Chrysler vige assoluto riserbo, le ultime indiscrezioni di Automotive news non sono state commentate da nessuno. Ricordiamo però che il gruppo dell'amministratore delegato Sergio Marchionne si era detto disponibile a collaborare con l'FBI e Sec per fare chiarezza sulla questione. Oggi comunque queste nuove speculazioni non hanno causato danni in borsa dove il titolo di Fca è rimasto stabile.