Se Mercedes, Bmw e Audi hanno brand affermati e possono permettersi semplici sigle per denominare i propri modelli, per i competitor occorre distinguersi fin dal nome e creare vetture immediatamente riconoscibili. Ci sono brand che seguono precise strategie di naming: Maserati utilizza i nomi dei venti (Ghibli, Mistral, Levante), Lamborghini quelli dei tori (Diablo, Huracan, Aventador), Lancia quelli di origine greca (Delta, Lybra, Thesis). I marchi generalisti scelgono dei filoni che poi non vengono seguiti ad ogni costo: FIAT predilige nomi di cinque lettere (Punto, Panda, Croma), Opel tiene alla A iniziale (Adam, Astra, Ampera) e Volkswagen pratica un po' di sport (Polo, Golf).

Alfa Romeo, questione di naming

Alfa Romeo, marchio in forte rilancio, ha una strategia di naming a metà tra nomi di fantasia e sigle. Questi ultimi caratterizzano le vetture più sportive, le cosiddette special: a fianco alla Alfa 4C vedremo presto una sorella maggiore che potrebbe chiamarsi 6C o 8C e che rivaleggerà con la Porsche 911. Per le vetture che devono fare mercato e portare Alfa Romeo da 65.000 a 250.000 unità annue, la scelta è caduta e cadrà su nomi di fantasia. La prima vettura ad inaugurare questo corso è stata la Alfa Romeo Brera nel 2006, ponendo fine al filone delle sigle (Alfa 147, 159 e 166).Il nome Brera fu scelto pensando alla città natale del marchio, Milano, e alla sua antica università che da secoli coniuga design e tecnologia, cultura e ingegneria.

Nel 2008 viene lanciata l'Alfa MiToe anche qui il riferimento geografico è importante: la vettura fu progettata a Milano e prodotta a Torino, e dalle iniziali delle due città venne fuori MiTo. Seguirono poi Giulietta e la recente Alfa Giulia, preferendo in questo caso il recupero dell'heritage del brand, con nomi provenienti dal passato.

Per i prossimi modelli sembra definitivo il nome del suv medio, Stelvio, altro riferimento geografico a un passo alpino, una spettacolare lingua di asfalto che ben racconta le doti sportive e di guidabilità del nuovo modello. Alfa Romeo ha poi registrato il nome Kamalper il suv del segmento superiore: cinque lettere come Giulia, maschile come Stelvio, Kamal significa in persiano eccellenza, completezza e purezza.

Il nome della futura ammiraglia Alfa Romeo

Resta dunque da scoprire il nome che Alfa Romeo sceglierà per l'ammiraglia attesa nel 2018, una vettura che dovrà sfidare Bmw serie 5, Mercedes Classe E e Audi A6. Alcuni blog hanno recentemente riportato il nome Alfetta, ma questa opzione convince poco: se da un lato si recupera un nome dalla storia come per Giulietta e Giulia, dall'altro esso suona quasi ironico per le dimensioni della nuova vettura, che dovrebbe sfiorare i 5 metri di lunghezza. In generale, i nomi della tradizione Alfa Romeo rimasti non sembrano funzionare a dovere.

Un nome adatto potrebbe uscire fuori dal concorso alfanaming lanciato nel 2008 per dare un nome alla MiTo. Il concorso web fu vinto dal nome Furiosa, e anche se venne poi accantonato è ancora nei cassetti dell'ufficio marketing Alfa Romeo.

Un'altra strada percorribile è il recupero di un nome appartenuto alle storiche show car e prototipi Alfa Romeo (come già fatto per Kamal). Spulciando negli archivi si trovano nomi come Vivace, Bella e Dardo, ma a noi suona benissimo il nome Visconti, comparso su un prototipo del 2004 a indicare una delle più antiche dinastie europee, una famiglia che governò Milano dal 1277 al 1395. Un nome nobile per una vettura elegante e signorile: ecco perché, secondo noi, la nuova ammiraglia Alfa Romeo potrebbe chiamarsi Visconti.