Questa mattina, sul circuito di Misano, durante la prima sessione di prove libere valide per il Gran Premio di San Marinodella stagione 2016 del mondiale di MotoGP, purtroppo si è assistito ad una brutta caduta, di cui è rimasto vittimaAndrea Iannone, pilota della Ducati Desmosedici.

Il giovane pilota di Vasto era uno dei protagonisti più attesi insieme al nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. L'abruzzese ha riportato una piccola lesione alla terza vertebra toracica dopo una rovinosa caduta nelle FP1in programma questa mattina.

Andrea Iannone è stato immediatamente esaminato nel centro medico del circuito e trasportato prontamente in ambulanza a Cesena per maggiori accertamenti.

Andrea Iannone, molto probabilmente, salterà il gran premio di san marino ma per lui ci sono ancora speranze di ripresa e di vederlo in gara Domenica 11 settembre 2016. Stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal dottor Eraldo Berardi, responsabile del centro medico del circuito di Misano, sarà molto difficile che il pilota abruzzese possa gareggiare a San Marino e resta in dubbio anche per ilGP di Aragon.

Malgrado dalla TAC sia stata evidenziata una piccola lesione alla terza vertebra toracica, Andrea Iannone avverte solamente un leggero dolore.

Nonostante i medici abbiano definito il pilota 'unfit to race' ossia 'non idoneo', sabato mattina l'abruzzese si sottoporrà ad un nuovo accertamento e solo allora si potrà capire realmente se potrà scendere in pista o meno.

Ecco a seguire le dichiarazioni rilasciate dal dottor Eraldo Berardi ai microfoni di Sky in merito all'infortunio di Andrea Iannone: "è stata confermata la lesione a livello della terza vertebra toracica, ha una fratturina della parte superiore, niente di drammatico dal punto di vista neurologico.

E' chiaro che si tratta di una lesione di una vertebra, il pilota non potrà assolutamente partecipare alla gara e credo che non potrà disputare nemmeno la prossima di Aragon. La prognosi è di 15-20 giorni di riposo e successivo ricontrollo per valutare la stabilizzazione della frattura".