Con 510 cavalli, è logico che l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio abbia grinta e carattere da vendere; a stupire è piuttosto la possibilità di guidarla facilmente in souplesse, con un comfort più che dignitoso sia a livello acustico, sia di assorbimento dello sconnesso.
Il 2.9 biturbo
La Giulia Quadrifoglio monta un 2.9 biturbo con 4 alberi a camme in testa. Il suo V6 (la C63 monta invece un V8) è potentissimo e trasmette davvero tante emozioni. Il motore è montato il più indietro possibile, per ripartire il peso in modo uniforme tra avantreno e retrotreno (migliorando la guidabilità).
Eroga 510 cavalli (375 kw) a 6500 giri, e una coppia massima di 600/2500 (Nm/giri). L'auto accelera da 0 a 100 km/h in appena 3.9 secondi e e percorre 1000 m in 21.6 secondi; ha una velocità massima di 307 km/h dichiarati dalla casa del Biscione (molto più alta rispetto alla Mercedes che ha una velocità massima di 293 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.0 secondi con un cambio automatico). In pratica è tutto merito del V6 che garantisce prestazioni formidabili e allunga deciso fino a 7200 giri d'intervento però senza bruschi picchi di spinta. Il cambio è un sei marce:gli innesti duri possono piacere a chi ama le sportive "veraci", ma insieme all'imprecisione d'inserimento di seconda e terza, quando si cerca di velocizzare al massimo la cambiata rallentano l'azione.
La vettura costa 79.000 Euro.
Fuori e dentro
Tutte le Giulia hanno un frontale aggressivo, ma la Quadrifoglio di più: le prese d'aria sono più ampie, ci sono due aperture nel cofano e uno spoiler (estendibile in velocità) in fibra di carbonio. I fari sono bixeno. Ai lati del vistoso diffusore dell'aria (risucchia al suolo la coda migliorando l'aderenza delle ruote) spuntano i quattro grandi terminali di scarico tondi e rumorosi.
Assieme allo spoiler in fibra di carbonio sopra il baule, non lasciano dubbi sull'indole della Quadrifoglio. La plancia non cambia molto rispetto alle Giulia "normali", infatti ha in più inserti in fibra di carbonio e un tocco più "racing". Il pulsante rosso per avviare il motore fa tanto stile Ferrari. Con la rotella del sistema Dna si scelgono le modalità di guida e col tasto, la taratura degli ammortizzatori.
La Mercedes C63 invece ha un'abitacolo più spazioso ed elegante rispetto alla Giulia. La consolle nera lucida e gli ampi inserti in alluminio sono molto lussuosi; più sportivo il volante in pelle e microfibra. Un bilanciere varia la modalità di guida e due tasti variano la risposta di cambio e ammortizzatori.