Il Gruppo BMW ha annunciato recentemente i suoi piani di espansione verso il mercato delle auto elettriche. In un'assemblea con il Ministro dell'Economia, uno dei responsabili del Consiglio di Amministrazione, Oliver Zipse, ha confermato l'inizio della produzione del BMW iNEXT, totalmente elettrico, a partire del 2021, presso la catena di Dingolfing. Questo importante passo della casa automobilistica non interesserà solamente il territorio tedesco.

"Ben nove impianti in tutto il mondo svilupperanno nuovi modelli a partire da otto veicoli ibridi" ha aggiunto Zipse.

Alla ben nota BMW i3 (nella foto) totalmente elettrica, prodotta a Lipsia, si aggiungeranno la prima MINI totalmente elettrica nel 2019. Un anno dopo toccherà al BWM X3 e infine al BMW iNEXT nel 2021.

Le auto elettriche? Piacciono, eccome

BMW ha investito oltre 100 milioni di euro in tecnologie elettriche presso Dingolfing, rendendo l'impianto tra i più all'avanguardia e competitivi del settore. Un vantaggio per il paese teutonico, considerando che la futuribilità di tali progetti rappresenta una garanzia di occupazione per tutta la Bassa Baviera.

Solamente nel 2016, la casa tedesca ha consegnato oltre 63 mila veicoli elettrici. Tra questi, circa 25 mila BMW i3 totalmente elettriche. Un dato che ha convertito questa piccola utilitaria nel modello elettrico di maggior successo in Germania.

Quest'anno, se si considera solamente il primo trimestre, BMW ha pubblicato numeri che dimostrano come il pubblico si stia mostrando sempre più ricettivo nei confronti delle nuove auto elettriche. Da gennaio a marzo, la Bayerische Motoren Werke ha venduto quasi 20 mila modelli elettrici e conta di chiudere l'anno rompendo il muro delle 100 mila unità.

Secondo le ultime stime, dunque, seguendo questo trend è plausibile pronosticare che nel 2025, il settore elettrico rappresenterà il 25% del business totale di BMW.

Insomma, un panorama più che soddisfacente per il terzo produttore di auto elettriche nel mondo. Anche se in molti paesi europei sono ben note le difficoltà riguardo alle postazioni di ricarica e al complicato tema delle batterie, ancora una volta i tedeschi si posizionano come apripista, almeno nel vecchio continente. Certamente, se all'accattivante design germanico uniamo l'affidabilità di motori adatti alle grandi città, scopriamo una ricetta sicuramente non innovativa ma comunque vincente.