Finalmente una buona notizia per chi decide di domandare un mutuo per l'acquisto di una casa: nei primi 4 mesi dell'anno si è registrato un incremento di erogazioni di mutui per l'acquisto di case pari al 26 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando, invece, si registrò un calo rispetto all'anno precedente del 14,7 percento. Quindi, sembra esserci un inversione di tendenza che fa ben sperare per il futuro e che potrebbe significare il raggiungimento di un punto di svolta fondamentale per la nostra economia.
L'Associazione Bancaria (Abi) ha preso in esame 83 banche dislocate sul territorio nazionale ed ha registrato un'erogazione di mutui, da gennaio ad aprile, pari a 7,3 miliardi di euro contro i 5,8 miliardi di euro dello stesso periodo di un anno fa.
Comunque, le offerte delle banche sono rivolte essenzialmente a quei clienti che possono finanziarie il 50 o il 60 percento del valore della casa che vogliono acquistare, cioè una certezza per le banche. Tutt'altra storia per chi cerca un finanziamento con importo più alto, anche per l'importo totale dell'immobile.
Lo spread offerto dalle banche sui mutui a tasso variabile è passato dal 2,6 percento dell'ottobre dell'anno scorso al 2,45 percento di oggi. Una riduzione che però non risulta essere un netto taglio al prezzo dei mutui. Questo importo si sta riducendo sempre più ma solamente per quei richiedenti che hanno la possibilità di coprire almeno il 40 o il 50 percento del valore di acquisto della casa. Per tutti gli altri, invece, non ci sono particolari benefici.