Il Fondo di garanzia statale che permette alle giovani coppie di accendere un mutuo ipotecario sulla prima abitazione funziona e rappresenta un esempio chiaro e lampante di collaborazione efficace tra le Istituzioni ed il sistema bancario. E' questa, in sintesi, la posizione dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI) nel fornire con una nota i dati relativi al periodo dal mese di febbraio al mese di maggio del 2015 caratterizzato dall'erogazione di ben 30 milioni di euro di finanziamenti ipotecari garantiti, cui vanno aggiunti altri 82 milioni di euro che risultano essere in fase di erogazione sempre grazie al Fondo statale.

E la maggioranza dei mutui erogati con il Fondo di garanzia, con una percentuale pari al 53%, riguarda proprio i giovani aventi un'età non superiore ai 35 anni. Il Fondo è infatti aperto, per l'acquisto della prima abitazione, non solo ai giovani, ma anche alle famiglie che ancora sono in difficoltà a causa della crisi economica a fronte di una dotazione finanziaria per la garanzia che è pari a complessivi 600 milioni di euro e che potenzialmente può portare all'erogazione di finanziamenti ipotecari aventi un controvalore fino a ben 15 miliardi di euro. Al Fondo, che permette di ottenere una garanzia statale sul 50% dell'importo erogato, possono aderire non solo le famiglie in difficoltà e le giovani coppie, ma anche quei giovani che, con un'età sotto i 35 anni, sono occupati con un contratto di lavoro atipico.

I mutui stipulati con il Fondo di garanzia statale sulla prima casa possono avere come finalità quella relativa all'acquisto ed anche per ristrutturazione ai fini dell'aumento dell'efficienza energetica. Ad oggi oltre il 60% del mondo del credito in Italia ha già aderito al Fondo di garanzia per la prima casa. Ne dà notizia proprio l'ABI nel precisare che trattasi di oltre 130 banche con la lista completa che è consultabile dal sito Internet della Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A., in qualità di soggetto gestore del Fondo di garanzia.