Una lunga indagine, durata circa sei mesi, ha permesso ai carabinieri di Marcianise diarrestare nove persone. Gli uomini che sono finiti in manette, risultano essereresponsabili dirapina, porto abusivo di armie sequestro di persona. Si tratta di: Rotondo Giacinto, Capriolo Giuseppe, De Filippo Ciro, Mandiello Salvatore, D'Avino Francesco, Capriolo Gianluca, Capriolo Pasquale, Esposito Gianluca e Gabella Raffaele. Il gruppo di malviventi ha messo a segno una rapina lo scorso mese di aprile. Dopo una lunga raccolta dati, eseguitadall'arma dei carabinieri, e con l'avvio delle indagini, ieri sono arrivati gli arresti.

Tra le persone finite in manette anche alcuni pregiudicati.

L'organizzazione della banda

La banda armata era organizzata in maniera tale da riuscire a portare a segno le rapine con estrema facilità. Questo anche grazie all'elevato numero di componenti dell'organizzazione malavitosa.Una volta intercettato il veicolo da svaligiare,minacciavano l'autista, costringendolo a fermarsi. Con l'ausilio di armi da fuoco, costringevano la vittima a scendere dal veicolo. A quel punto, l'autista veniva fatto salire nella vettura dei malviventi mentre, questi ultimi, si impossessavano del camion e dell'intero carico di medicinali. Tenendo a bada l'autista, minacciato con una pistola, la banda armata provvedeva a trasportare la merce rubata in un proprio deposito.

Solo dopo aver scaricato il carico, lasciavano libero l'autista.

Le indagini e l'individuazione del deposito dei malviventi

I carabinieri della compagnia di Marcianise, a seguito di dettagliate e meticolose indagini, sono riusciti ad individuare il deposito clandestino, dove, i banditinascondevano la merce rubata. Gli uomini dell'arma hanno preferito intervenire prima presso il magazzino, per recuperare la merce rubata e restituirla ai proprietari.

Solo successivamente, icarabinieri, hanno proceduto all'individuazione dei malviventi. Tutti gli uomini che sono finiti in manetterientrano nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Napoli Nord. Non è il primo caso di cronaca in cui i carabinieri si trovano al cospetto di malviventi intenti a rubare medicinali. La vendita di questi prodotti, sul mercato nero, rappresenta una consistente fonte di guadagno illegale.