La polizia ha fermato due palermitani, di 25 e 24 anni, per una rapina alla "Toniolo" di Caltanissetta, in via Turati, avvenuta nell'agosto dello scorso anno. Gli investigatori sono risaliti a entrambi attraverso l'esame delle impronte digitali lasciate su un depliant e un'auto abbandonata dopo la fuga. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra mobile nissena, diretta dal vice questore aggiunto Marzia Giustolisi, in collaborazione con i colleghi di Palermo. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con l'applicazione del braccialetto elettronico.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, Maria Carmela Giannazzo. I giovani sono indagati anche per porto illegale in luogo pubblico di armi e furto della vettura utilizzata per la rapina, risultata rubata a Bagheria da un garage, il 5 agosto del 2014.

Il 'bottino' fu di 23 mila e 255 euro

Ad agire furono in tre, uno con il volto travisato. S'introdussero in banca, uno alla volta, e con un taglierino tra le mani minacciarono due dipendenti, il direttore e i clienti, poi s'impossessarono di 23 mila e 255 euro custoditi nelle casse. Prima di andare via, i protagonisti del "colpo" immobilizzarono un cassiere, colpito con un pugno, e se ne fecero scudo verso l'uscita.

All'esterno c'erano altri complici, almeno due, a bordo di una "Grande punto".

Interrogati alcuni testimoni

Dopo quell'episodio, i poliziotti dell'Antirapina e quelli della Scientifica analizzarono le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza della banca, cogliendo anche il momento in cui uno degli autori della rapina prendeva un depliant e poi lo lasciava cadere.

Su quel depliant vennero trovati frammenti d'impronte papillari latenti. Successivamente venne rinvenuta l'auto utilizzata dai rapinatori, nel piazzale vicino alla chiesa San Michele: all'interno c'era un altro frammento d'impronta, inviato al Gabinetto regionale di Polizia scientifica. Alcuni testimoni sono stati interrogati e avrebbero riconosciuto i fermati fra le foto segnalatiche. Indagini e ricerche ancora in corso.